Ciao carissime lettrici, oggi vi voglio far partecipe di una recentissima
scoperta, o meglio, un brand di cui sento parlare spesso ma che ancora non
avevo avuto modo di “toccare con mano”.
Sapete anche voi la mia passione per i profumi, li amo e non posso uscire
senza averne spruzzata almeno una goccia; lo ammetto, magari tralascio parti
del trucco, ma MAI ometto il profumo.
Al di là dell’odio per le puzze in genere, proprio non le tollero, amo
sentirmi profumata ed amo anche cambiare spesso.
Il profumo si sa, al nostro naso da assuefazione, dopo un certo periodo di
utilizzo, non lo senti più; allora aumenti gli spruzzi con il rischio di
lasciare poi una scia intensa al tuo passaggio.
Sinceramente, va bene sentire il profumo che utilizzano le persone, ma c’è
una misura che a mio avviso non deve mai essere sorpassata in quanto la
volgarità è dietro l’angolo.
Odio i profumi che si sentono a kilometri di distanza, anche se buoni,
l’eccesso ripeto, lo trovo volgare.
Quindi, onde evitare, mi piace alternare spesso le varie fragranze così io
per prima, appena la indosso la sento e nell’arco della giornata continua ad
essermi compagna fedele.
Queste mie belle teorie per
spiegarvi un po’ cosa penso e cosa sta dietro ai miei continui cambiamenti e
acquisti; non sono una persona volubile, anzi, alla fine sono abbastanza fedele
ai soliti che alterno ma appunto averne diversi mi permette di dosare sempre il
tutto con parsimonia e senza mai esagerare.
Come spesso vi ho raccontato, in generale adoro le profumazioni dolci,
quelle agrumate e comunque quelle legate al cibo; detesto i profumi fioriti,
detesto i profumi “dozzinali” (quelli che io associo al supermercato, al
profumo banale, al profumo che puoi sentire su chiunque in qualunque momento, al
profumo che ti prende la gola e non ti molla più!).
Non penso di avere la puzza sotto al naso (ah! Ah! Sembra un
controsenso!!!!! Comunque…in generale non è una cosa che mi appartiene), ma
detesto che il “mio” profumo si possa sentire uguale su altre mille persone.
Per farvi un esempio che sicuramente tutte conoscete: Angel di Thierry
Mugler o Poison di Dior, vi dicono niente?
Ecco, sicuramente sono ottimi profumi, purtroppo però si sentono in giro
quasi più della puzza di ascella! (questo si che è parlar chiaro!!!).
E dunque, quando vado in profumeria, cerco sempre qualcosa di nuovo, di
poco conosciuto, di poco pubblicizzato; certo, voi direte….ma usi SI di Giorgio
Armani!!!!! Certo, care le mie lettrici, ho iniziato ad usarlo quando ancora la
pubblicità non era su tutte le riviste ed era appena uscito (in giro però non
lo sento tantissimo).
Va beh, ad ogni modo, nel corso degli anni ne ho cambiati diversi; ricordo
ancora il primo profumo che mi aveva regalato mammà….Paillettes di Enrico
Coveri (che se non sbaglio, è ancora in produzione), molto dolce e molto da
ragazzina ma già allora diciamo che i profumi avevano lasciato il segno….forse
perché ho sempre visto mammà utilizzarli e quindi era un gesto che era entrato
nella mia testa ancora prima della consapevolezza.….chissà…
In questi ultimi anni, li acquisto indipendentemente dal fatto di essere
senza scorta, mi piace avere le boccette in bella mostra nel mio bagno…sopra un
bel vassoio specchiato, fanno proprio una bella figura (come un complemento di
arredo), anche perché le boccette in alcuni casi sono dei veri e propri
capolavori.
Fatta tutta questa spataffiata di premessa, era da un po’ che sentivo
parlare di alcuni marchi di nicchia (ovvero profumi non molto conosciuti,
sicuramente costosi e certamente unici e particolari) di non facile
reperibilità nel nostro mercato.
Sono quasi tutti francesi (si sa i francesi per i profumi hanno
sicuramente una marcia in più) ed in Italia si possono trovare nelle profumerie
più particolari (per intenderci non certamente la grande distribuzione come
Sephora, Douglas e via cantando); non avendo a disposizione nel raggio di pochi
kilometri profumerie di questo tipo, avevo desistito.
Li ho comunque trovati su internet ma acquistare un profumo di questo
genere senza prima averlo sentito, onestamente non me la sentivo.
Così mi son detta, pace….se mai capiterà, ne approfitterò, nel frattempo
continuo a cercare…
Ma proprio quando avevo abbandonato l’idea, ecco che un week end con il
fida a Mantova, ha dato la svolta.
Dopo una giornata di kilometri a piedi in lungo ed in largo, ecco che
l’occhio mi cade sulla vetrina di questa profumeria…vetrina spettacolare,
elegante che già solo lei era da immortalare in una foto (che poi ovviamente ho
dimenticato di fare!).
Non sono però entrata, ero con il fida che si stufa ad aspettare in mezzo
alla strada come credo la maggior parte degli uomini, quindi niente, rimirata
la vetrina abbiamo proseguito oltre.
Purtroppo però il giorno dopo, mentre cercavamo un ristorante dove andare
a mangiare prima di ripartire verso casa, non è colpa mia se ci siamo
ricapitati davanti! E allora si vede che era proprio un segno del
destino….certo il fida ha comunque aspettato in mezzo alla strada, ma io non mi
sono fatta scappare l’occasione e sono entrata (ma ho cercato di fare veloce
veloce!).
Vi racconto esattamente com’è andata una volta entrata: un commesso mi
viene incontro…mi chiede cosa ho bisogno (tesoro, tu non mi conosci, è vero, ma
ti pare che possa avere bisogno di qualcosa??????)…chiedo un profumo…mi chiede
che tipo di profumazione cerco…chiedo il fico (si, si, vi ricordate che questo
è il mio periodo “fico”???)…mi propone di annusare una fragranza di Annick
Gouttal….mi chiede se conosco il brand…ma certo che lo conosco (tesoro, tu non
lo sai ma sono mesi che rincorro questi profumi e non li
trovo!!!)…annuso…e…..COMPRATO!!!!!!!!
Il commesso in effetti rimane un po’ interdetto, annusato qualche secondo
(certo lui non poteva sapere che è stato amore a primo snuso) e lo
acquisto?...mi chiede se non voglio provare altro e con fermezza dico no!
Voglio lui!
Quindi, Ninfeo Mio di Annick Goutal è venuto a casa con me!
Certo, il commesso mi ha anche detto che è forse la prima volta che una
cliente-chiede-annusa-compra in meno di 5 minuti (certo, ricordiamo anche che
il fida era sempre in mezzo alla strada ad aspettarmi!); e non è colpa mia se
il buon commesso azzecca al primo colpo esattamente ciò che nemmeno io sapevo
di volere!!!!!!!!!!
Che dire, dopo mesi a sentire parlare le francesi di Annick Goutal, mi sembrava
di conoscerla di persona!
Due cenni giusto per introdurvi al mondo di Annick: era una musicista,
pianista di grande successo, a 16 anni per ribellione decide di abbandonare la
musica; qualche anno dopo, l’incontro fortuito con un Maestro Profumiere, da la
svolta alla sua vita e scopre di possedere un raro dono: il NASO.
Scopre poi che il mondo dei profumi non è così tanto diverso dalla musica:
note, accordi, tocco e organo sono esattamente la stessa cosa.
La qualità delle materie prime impiegate è fondamentale nella creazione
delle sue fragranze, ricavate da diverse parti delle piante ed in modi
differenti.
Morta Annick, prende in mano le redini dell’azienda la figlia Camille che
tutt’ora, assieme a Isabelle Doyen è la creatrice dei profumi.
Insieme hanno lavorato su una formula ispirata al leggendario giardino
delle Esperidi; successivamente sono venute a conoscenza dell’esistenza dei
Giardini di Ninfa, eden fiabesco a sud di Roma, attraversato dal fiume Ninfeo
che rispecchiava esattamente ciò che si erano immaginate e visitando proprio
questo giardino si sono ritrovate a sentire che il loro profumo, quello a cui
avevano lavorato per mesi, era esattamente nell’aria che stavano respirando.
Non trovate anche voi molto poetica la storia?
Parlando invece del profumo nello specifico, fa parte della famiglia
agrumata, verde boisé; nella composizione troviamo Cedro e Limone Italiano,
Petigrain, Galbano della Persia, Fico e Legni di Limone.
Senza saperlo, sono ingredienti che spesso ritrovo nei profumi che mi
piacciono…il naso alla fine non mente!
Che dire, a me piace da impazzire, lo trovo fresco ed estivo ma
persistente, leggero ma di carattere (può un profumo avere carattere? Bah….io
dico si), originale e non banale, unico e non sentito.
Il packaging è molto essenziale, un parallelepipedo in vetro senza frizzi
e senza lazzi; etichetta molto semplice e lineare (ma nella foto vedete meglio
cosa intendo dire).
Il tutto racchiuso in una scatola di cartone rigido anche questa
essenziale ma estremamente elegante (cosa che accomuna gran parte dei profumi
di nicchia).
Con questo credo di avervi detto un po’ tutto sull’argomento profumi; mi
premeva segnalarvi un nuovo band e farvi conoscere qualcosa di diverso dal
solito che non fa parte dei prodotti di massa.
Magari se vi interessa più avanti vi racconto altro…
Dimenticavo…il prezzo tutto sommato non è particolarmente alto (diciamo in
linea con i marchi più di lusso come Chanel, Dior Armani ma nulla di più), mi
aspettavo di più, quindi in questo caso, l’originalità e l’esclusività è alla
portata di molti e non di pochi.
Termino qui perché stavolta credo di aver esagerato con le parole….spero non
siate eccessivamente provate dalla lettura infinita e vi ringrazio se avete
retto fino alla fine!
Ciaoooooooooooooooooooooooooooooooo