venerdì 27 aprile 2018

Cosa ci fa scegliere un profumo…1° parte


Ciao lettrici, tempo fa vi avevo voluto raccontare la mia storia attraverso il mondo dei profumi; come vi avevo detto e come molte di voi oramai sanno, posso uscire di casa senza trucco (o quasi !) ma mai senza due gocce di profumo.
Per me il profumo è come un capo di abbigliamento, qualcosa da indossare che racconta molto di te e della tua storia.
Data appunto la mia passione, oggi vorrei condividere il mio sapere, raccontarvi un po’ di storia, darvi un po’ di nozioni, insomma cercare di  spiegarvi cosa si nasconde dietro ad un profumo ed alla sua scelta (appare inconsapevole, in realtà vi accorgerete che a tutto c’è un motivo).
L’olfatto è il primo dei sensi umani che si sviluppa dopo la nascita ed è il modo con cui i neonati si orientano e iniziano a riconoscere il mondo che li circonda (l’odore della mamma e del papà, il profumo del latte, etc.).

Una ricerca ha evidenziato che gli uomini eleggono come odore preferito in assoluto quello della “colazione appena fatta” e le donne quello della pelle dei bambini; i profumi hanno un’incredibile connessione con le nostre esperienze e che spesso anche inconsciamente, ci piacciono le fragranze connesse in profondità.
Il naso di un adulto contiene 10 milioni di recettori olfattivi che permettono al cervello di riconoscere fino a 10 trilioni di odori; le cellule olfattive si rigenerano ogni 28 giorni circa; in pratica, ogni 4 settimane abbiamo…un nuovo naso.
Il nostro cervello è in grado di registrare per molto tempo un profumo nella memoria; quante volte capita infatti, di avvertire con l’olfatto un odore che apre subito i nostri ricordi.
L’olfatto tra tutti i sistemi sensoriali è quello che ha più connessioni a livello neurologico con le emozioni, per questo alcuni profumi sono anche capaci di cambiare il nostro umore.

Si è scoperto che molti profumieri sono portatori di una condizione neurologica piuttosto rara (ma più frequente in ambito artistico) che crea una connessione tra alcuni sensi; le persone affette da sinestesia possono, ad esempio, visualizzare gli odori come colori e viceversa (molto recentemente ho letto un  articolo in cui si parlava di un medico che riusciva a “sentire” il dolore dei propri pazienti).
Avvertire e decodificare gli odori è davvero un gran lavoro per il nostro cervello che, per evitare sovraccarichi, attiva alcuni meccanismi di protezione; questo è il motivo per cui dopo un po’ smettiamo di percepire il profumo che usiamo abitualmente o l’odore dell’ambiente in cui ci troviamo.
Per la stessa ragione quando testiamo molti profumi in rapida successione dopo poco ci sembrano tutti uguali.
Come fare quindi a “risvegliare” il nostro naso? Alcuni dicono di respirare l’odore neutro della nostra pelle, altri di odorare del caffè perché sembra che entrambi questi “profumi di base” aiutino a resettare la nostra percezione.
Ma qual’é la storia del profumo?
Usato sin dall’antichità, gli Egiziani, in onore del dio Sole, bruciavano essenze profumate, adoravano Bes che proteggeva la cosmesi e Toth i profumi.

Per questo popolo i profumi avevano un valore religioso, tanto da poter essere preparati solo dai sacerdoti e in luoghi sacri; i Babilonesi, intorno al 2000 a.C. facevano grande uso di sostanze odorose, bruciavano mirra e altre resine profumate.
Per assistere alla nascita della profumeria moderna bisogna però attendere fino al 1500 ed il Rinascimento, un momento di particolare fioritura delle arti e della letteratura e dell’estetica.

Artefice della nascita della profumeria moderna fu Caterina de’ Medici, nata a Firenze, città dove i profumi venivano indossati abitualmente dalle dame di nobile casato; quando, dopo il matrimonio si trasferì a Parigi, portò con sé, Renato Fiorentino, il suo profumiere e guantaio che vi aprì il primo negozio di profumeria.

I primi centri di produzione e di estrazione delle materie prime per preparare le essenze, nacquero nel Sud della Francia, a Grasse e Montpellier.



Alla fine del 1600, l’italiano Gian Paolo Feminis (e che non si dica che nacque tutto in Francia!), un venditore ambulante, mise a punto “Acqua Mirabilis”, una sorta di panacea per tutti i mali.
Gli altri paesi però non rimasero a guardare, in Inghilterra, nel 1730 Juan Famenians Floris e nel 1760 James Henry Creed, diedero vita ai “profumi su misura”, come se fossero abiti tagliati sul cliente; durante l’epoca napoleonica, si verifica un’altra rivoluzione nel mondo del profumo, Grasse, a venti chilometri da Cannes, diventa uno dei principali centri francesi per la produzione dei profumi.

Qui i maestri profumieri, soprannominati “nasi” esercitano la loro bravura, grazie alla loro incredibile memoria olfattiva; fanno la loro comparsa i flaconi in vetro, creati da maestri cristallieri come Lalique e Baccarat.
All’inizio del XX secolo nasce poi una nuova scuola di pensiero: i profumi del lusso; bisogna però attendere alcuni decenni affinché  il profumo venga considerato un vero e proprio ornamento di bellezza.

Questo per raccontarvi tutta la storia di come siamo arrivati ai tempi nostri.
Nel prossimo post, vi parlerò nello specifico di cosa compone un profumo e del perché quindi si tende a seguire sempre una stessa strada.
Ciaooooooooooooooooooooooo

Cosa ci fa scegliere un profumo…2° parte


Ciao lettrici, eccomi come promesso alla seconda parte della storia dei profumi.
Oggi parliamo di piramide olfattiva e delle sue note.

Le note olfattive nella profumeria servono a descrivere gli odori che possono essere percepiti al momento dell'applicazione di un profumo; le note olfattive vengono divise in tre classi: le note di testa (o note capitali), le note di cuore (o note centrali) e le note di fondo.
Ogni raggruppamento di note olfattive indica il gruppo di odori che possono essere rilevati a seconda del tempo passato dall'applicazione di un profumo; la combinazione dei tre gruppi di note costituisce la piramide olfattiva, che serve a descrivere i profumi.

I profumi sono quindi composti da note di testa, note di cuore e note di fondo.

Le note  di testa sono le prime a essere percepite e sono particolarmente volatili (si attenuano dopo pochi minuti); sono fresche e leggere e si suddividono a loro volta in:
Esperidata (o agrumata): è una sfaccettatura fresca che troviamo principalmente nelle acque di colonia e nelle acque fresche; i componenti sono gli agrumi da cui si ricava l’olio essenziale dalla scorza.
Il nome “esperidato” deriva dalle 3 ninfe greche del tramonto, le Esperidi che dovevano sorvegliare il giardino degli dei i cui alberi producevano mele d’oro (arance) che donavano l’immortalità e che Ercole, nel corso delle sue fatiche, rubò.
Nuova freschezza: questa sfaccettatura è costruita su un accordo esperidato al quale si aggiunge una molecola fresca, più persistente e più tenace degli agrumi naturali.
Aromatica: l’aroma è una sostanza vegetale utilizzata in medicina, in profumeria e in cucina (da non confondere con le spezie che sono usate prevalentemente secche mentre gli aromi sono utilizzati freschi); in profumeria, la sfaccettatura aromatica è usata soprattutto nelle eau de toilette maschili, è molto naturale, dà freschezza, vivacità e una nota campestre alle composizioni.

Le note di cuore sono più potenti, più consistenti delle note di testa e sono di media persistenza; sono quelle che conferiscono alla fragranza il suo carattere definitivo e quelle che determinano “la scia”.
Si suddividono a loro volta in:
Verde: l’originalità di questa sfaccettatura deriva dal fatto che vi si possono ritrovare tutte le sfumature del colore verde, dalla foglia al fiore, fino al terreno erboso; contrariamente a quello che si può pensare i componenti naturali sono molto pochi e predomina l’uso di molecole di sintesi.
Aldeidata: è una sfaccettatura molto tecnica, non esistono componenti naturali ma solo molecole sintetiche; è molto fresca e speciale, spesso abbinata alle note fiorite delle quali ne esalta le caratteristiche (il più famoso profumo che rappresenta la nota è Chanel n°5).

Fiorita: questa sfaccettatura è costituita dai fiori che si trovano praticamente in tutti i grandi profumi; i prodotti naturali spesso sono molto cari e quindi, grazie alle avanzate tecniche di riproduzione, si utilizzano molecole di sintesi che danno alle fragranze anche un tocco olfattivo più moderno.
La sfaccettatura può essere “fiorita ricca” se si utilizzano fiori opulenti come il gelsomino, la rosa, l’ylang-ylang, la tuberosa oppure “fiorita fresca” se il fiore è più delicato come il neroli, il geranio, la fresia, il mughetto.
Fruttata: è una sfaccettatura che si sposa molto bene con altre, conferisce al profumo un carattere allegro e solare; la particolarità di questa sfaccettatura è che esistono poche materie prime naturali fruttate e, nonostante le nuove tecnologie, non sempre è possibile estrarre il principio olfattivo dei frutti per l’elevato tenore di acqua contenuto.
Marina: la sfaccettatura marina si è sviluppata negli anni ’90, non esistono componenti naturali ma solo molecole odorose sintetiche; la sfaccettatura assume inflessioni marine, oceaniche o acquatiche a seconda del contesto in cui il profumiere la usa.
Le note di fondo sono note olfattive dotate di grande persistenza che ci accompagnano anche quando le note di testa e di cuore si sono ormai attenuate e quindi adatte a dare alle fragranze sostanza e profondità.
Fanno parte delle note di fondo:
Speziata: è una sfaccettatura che non deve essere dominante in una composizione profumata perché porta rapidamente alla saturazione; possiede molta personalità e conferisce sensualità e calore alle fragranze.
Legnosa: è caratterizzata da una forte presenza di legni secchi (cedro, vetiver) o morbidi (sandalo, legni ambrati); le sfaccettature legnose conferiscono carattere, calore e ampiezza alla creazione e generalmente sono prevalentemente usate per i profumi maschili.
Fougère: questa sfaccettatura è un accordo costruito attorno alla lavanda, al geranio, al muschio di quercia, al vetiver e alla cumarina .
Cipriata: è nata nei primi anni del Novecento e l’iris è la tipicità di questa sfaccettatur.
Orientale: questa sfaccettatura è un accordo costruito attorno alle note vanigliate e al patchouli e sostenuto da note speziate.
Gourmand: ci riporta dolcemente all’infanzia, ha note olfattive dai sapori zuccherini che ci ricordano l’universo della confetteria.
Chypre: è un accordo costruito attorno al bergamotto, la rosa, il gelsomino, il patchouli, il labdano, il muschio di quercia; la struttura ha assunto un carattere più moderno con la sostituzione di alcuni componenti con molecole di sintesi che danno maggiore intensità alle composizioni.
Cuoio: le prime note cuoio vengono dall’infusione dei ritagli di cuoio recuperati dai maestri guantai profumieri di Grasse dalla lavorazione degli stivali dell’Armata Rossa; era conciato con corteccia di betulla che resta la materia prima principale della nota cuoio in profumeria.
Oggi le materie prime animali non sono più usate perché vietate dalla legge e quindi vengono sostituiti da molecole di sintesi.
Muschiata: materia prima di origine animale, i chimici scoprirono una molecola dall’odore dolce, rotondo e caldo; nei tempi moderni sono state sintetizzate diverse molecole odorose, diventate un elemento irrinunciabile nella profumeria moderna.
Ambrata: materia prima di origine animale dall’odore ricco di essenze legnose balsamiche e simili al tabacco. ; è un accordo che spesso compone le fragranze orientali, connotate da note dolci, cipriate, di vaniglia e animali molto marcate.

Dopo tutto quanto elencato, è facile capire che sono le note di testa a determinare l’acquisto di un profumo (non credo che qualcuna resterà in un negozio per più di 15 minuti ad attendere di assaporare le altre note), al contrario, invece, sembra che siano le note di fondo a generare fedeltà allo stesso.

Tra le mille credenze che girano intorno al profumo, c’è da sfatare un mito: nonostante le leggende metropolitane sul fascino di una chioma che ondeggiando lascia una scia irresistibile, il profumo va tenuto lontano dai capelli (ultimamente in commercio però esistono dei profumi creati apposta per questo scopo).


Il contenuto di alcol che sta alla base della composizione è davvero un nemico per il benessere del fusto e della cute, che a contatto tendono a seccarsi; altra indicazione da non sottovalutare è che è sempre bene evitare di strofinare i polsi dopo aver applicato il profumo perché le note di testa, le più volatili, si deteriorano molto velocemente modificando la  resa del profumo sulla pelle.

Ecco, ora penso finalmente di avervi raccontato veramente tutto, spero di non avervi annoiate ma di aver suscitato il vostro interesse.
Qualsiasi domanda, qualsiasi argomento vi interessa approfondire, come sempre sono qui a raccogliere le vostre indicazioni.
Ciaooooooooooooooooooooooo
 
 
 
 

TOP, FLOP e RISCOPERTE…APRILE 2018


Ciao lettrici, questo mese lo concludo prima del previsto; purtroppo maggio sarà un mese veramente impegnativo e per circa 2 settimane sarò fuori casa per impegni lavorativi.

Già, le mie assenze sono sempre a causa del lavoro…purtroppo però sarò impegnata da mattina a sera tardi e credo proprio non avrò il tempo per dedicarmi ai miei amati argomenti.

Comunque tranquille, se sopravvivo, ritornerò certamente per fine mese al massimo i primi di giugno.

Portate pazienza e non abbandonatemi….

Detto ciò, andiamo a scoprire cosa mi ha riservato il mese di aprile.

Anticipo già che grandi scossoni o sorpresone non ce ne sono state ma qualche soddisfazione comunque c’è.

Partiamo subito di gran carriera con i TOP.

Primo, ma non per importanza vado solo a rileggere i miei appunti), Fenty Beauty MatchStix nella colorazione Amber.


Non vi ho ancora parlato di questo prodotto, ne approfitto in questa sede.

Come vi avevo detto, pur non essendo una fan di Rihanna, l’eco dei suoi prodotti appena giunti in Italia era comunque giunto anche a me.

Nessun prodotto però mi aveva colpito a tal punto di andare ad acquistarlo tranne questo stick.

E’ un prodotto che si utilizza per il contouring, è molto cremoso, pigmentato ma non troppo, facilmente stratificabile.

TOPpissimo, il contouring risulta di veloce applicazione e sfumabilissimo, può essere modulato a piacere, la tonalità è perfetta per il mio tono di pelle: né troppo scura, né troppo chiara ed abbastanza neutra (detesto il contouring che vira sul rossiccio).

Ottimo prodotto, ottima durata, ottima consistenza, che altro vi devo aggiungere? Consigliatissimo, uno dei migliori prodotti in crema mai testati.

Altro prodotto di cui ancora non ho avuto modo di parlarvi ma che entra già in classifica, Frank Body, Scrub Labbra.


Come vi avevo detto, dopo mesi di rossetti matte, urgeva rimediare ad un po’ di secchezza sulle labbra, così preso il toto per le corna, mi sono dedicata allo scrub.

E’ un ottimo prodotto in quanto pur esfoliando con decisione, lascia comunque le labbra morbide e ben idratate.

La nota non positiva, ma è soggettivo, è il forte profumo di caffè; pur bevendone, non sono un amante dell’articolo.

Si sente parecchio e resta un pochino sulle labbra, quindi occhio nel caso fosse un odore insopportabile per voi.

I granuli di caffè sono abbastanza grossini ma come dicevo, il balsamo che li contiene è molto idratante e quindi è una coccola per le labbra.

Si utilizza un paio di volte a settimana (in effetti di più non ha senso) e rimette a nuovo tutto; un paio di minuti, massaggiato sulle labbra e rimosso, il gioco è fatto.

Consigliatissimo come non ne vedevo da un bel po’; di altri testati (Clarins, Sephora, Lush) non posso sicuramente dirvi meglio!

Tra le riscoperte, Kiehl’s, Tonico alla Calendula.


Acquistato tempo fa, lo avevo abbandonato perché non mi piaceva; avendo però terminato tutta la scorta, ho deciso di portarlo a termine e liberarmene.

Rigenera e rinfresca, rimuove le impurità mantenendo i livelli naturali di idratazione.

Contiene Allantoina, idratante, Calendula dalle proprietà sebo-regolatrici, Bardana Maggiore anch’essa sebo-regolatrice.

Beh, pur avendolo inserito nelle riscoperte, rifinisce ancora nei FLOP.

Non mi piace; detesto le erbette contenute all’interno (Calendula in foglie) perché si vanno a depositare sul dischetto di cotone e mi fanno un pochino schifo (come altro dirlo).

Non ha particolare profumo e trovo che utilizzarlo o meno sia la stessa cosa.

Per fortuna è terminato!

E termino qui ragazze, so che non è molto per questo mese ma non ho altro da aggiungere; di tutti gli altri prodotti in uso vi ho già parlato, altri li sto testando quindi è ancora presto per sbilanciarmi.

Per ora quindi vi saluto, spero di “rivedervi” presto sul blog, non abbandonatemi e tifate per me….I’ll survive!!!!!!

Ciaooooooooooooooooooooo

venerdì 20 aprile 2018

Ne avevo sentito parlare…


Ciao lettrici, essendo un amante del mondo beauty, per essere sempre aggiornata e sul pezzo per poi condividere tutto con voi, dedico parte del mio tempo libero a seguire sul web tutte le novità.
Ho delle mie youtubers preferite, quelle che definisco mie guru, delle quali oramai dopo anni, mi fido, se sento citare un prodotto, tendo le orecchie, prendo appunti, studio un po’ e alla fine decido se effettuare l’acquisto o meno.
Questo è più o meno quello che tendo a fare sempre (a parti rari casi di acquisto compulsivo dettato magari dalla giornata); ho capito nel corso degli anni di chi potermi fidare, magari perché ho riscontrato in prima persona che i suoi consigli sono azzeccati, magari perché come tipologia di pelle è simile o uguale alla mia.
Proprio in uno di questi video, mi ha colpito un prodotto; un po’ perché è un brand del quale non ho mai sentito parlare, un po’ perché  la YT ne decantava le lodi mirabolanti….fatto sta che alla fine mi ha proprio convinta a fare l’acquisto.
Ovviamente queste come sempre è una preview, lo sto testando in questo periodo, vi aggiorno appena mi sarò fatta un’idea ben chiara.
Farmogal, Hydro Serum Lifting zona palpebrale.

E’ un siero occhi con Acido Ialuronico puro al 100%, superidratante capace di prevenire e normalizzare il grado di idratazione profonda della palpebra attivandola con un’azione di lifting cosmetico.
E’ formulato in assoluta e rigorosa assenza di oli minerali impermeabilizzanti, capace di proteggere, idratare e lubrificare senza la minima sensazione di tensione o pesantezza perché più attivo.
Con l’introduzione di derivati ialuronici il concetto cosmetico di “funzione idratante” viene ridefinito e rivoluzionato in quanto l’azione non è  più di tipo filmogeno-superficiale (come nella maggior parte dei sieri contorno-occhi) ma normalizzante per gli apporti profondi di nuovi “mantelli” d’acqua; se paragonata la capacità di trattenere l’acqua dell’acido ialuronico con quella di altre molecole idratanti utilizzate in cosmesi, è di mille volte superiore.
L’acido ialuronico appartiene alla famiglia dei mucopolisaccaridi, è una molecola di natura zuccherina o glucidica a tre elementi, priva di zolfo; della famiglia, l’acido ialuronico puro è la molecola più duttile e innovativa.
Capace di condizionare e pilotare l’idratazione del derma, della superficie cutanea esterna e di lubrificare le strutture cellulari; modifica la produzione di neocollagene e rappresenta la sostanza fondamentale nell’economia della pelle grazie allo scambio tra rete sanguigna e tessuti.
La mancanza di tale molecola è infatti la causa di secchezza, disidratazione profonda, atrofia cellulare e del conseguente invecchiamento cutaneo.
E’ un prodotto nichel-tested, dermatologicamente testato, senza paraffina, siliconi e conservanti.
All’inizio di tutta questa spiegazione vi ho scritto che è un contorno palpebrale; in realtà il suggerimento della YT (ma si trova tutto spiegato bene su internet) è quello di utilizzarlo su tutto il contorno occhi in quanto perfetto per idratare tutta la zona.
Lei suggerisce di utilizzarlo anche su altre rughette del viso (ovviamente se presenti), come contorno labbra (sapete che dopo una certa si crea in alcuni casi il famoso effetto “codice a barre” nel contorno labbra), rughette di espressione (ad esempio quelle sulla fronte o quelle del sorriso) in quanto essendo acido ialuronico, non ha preclusioni di utilizzo.
E’ un prodotto che non si trova su larga scala, è comunque di facile reperimento su internet (basta digitare il nome e trovate i vari negozi che lo rivendono) oppure in alcuni centri estetici (credo infatti sia nato proprio per l’utilizzo in questo senso abbinato a massaggi).
Non è economico (ma come tanti altri prodotti simili) ma ne basta talmente poco che credo lo diventi sul lungo periodo.
Ha una consistenza a metà tra l’acqua ed il gel, molto rinfrescante e si assorbe velocemente, non ha profumazione.
Al momento preferisco non aggiungervi altro, come ho detto lo sto testando da troppo poco tempo per potervi già dare un’opinione.
Quindi, per il momento termino qui, continuo ancora per un po’ e appena pronta vi racconto tutto.
Ciaoooooooooooooooooooooooooooooooo

Gli …anta…croce e delizia! Questioni di stile


Ciao lettrici, oggi trattiamo un argomento diverso dal solito, che mi sta a cuore (ahimè): i famigerati …anta (giuro non riesco nemmeno a scriverlo per esteso!!!!).

Non tratterò l’argomento da punto di vista skin care o make up ma dal punto di vista dello stile (eh, non sono un esperta del settore ma vorrei comunque raccontarvi un po’ di cose che penso); giunta (e oramai superata da un po’) la soglia degli …anta, mi sono chiesta: ma è utile e necessario cambiare stile?

Io penso di si…restare aggrappate ai trenta (o peggio prima!) purtroppo a mio avviso fa invecchiare di più.

Oltretutto, a dirla tutta, non è poi così male come decennio…finalmente superi certi complessi inutili che ti hanno accompagnata per lungo tempo, ci si sente comunque giovani (nel mio caso a volte troppo!), si è comunque mature per affrontare la vita con più ironia e leggerezza.

Sarà che  la noia, la mancanza di interesse per le novità, l’abitudine e la paura del cambiamento mi fanno inorridire e non le sopporto.

Quindi, approfittare di questo nuovo decennio per evolversi credo sia la scelta migliore da fare (e che consiglio a chi ancora non è arrivata alla fatidica data!).


Con l’età ovviamente cambia anche il fisico e di conseguenza non è detto che quello che ci stava bene prima ci stia bene ancora.

Ho però un paio di regole che mi sono imposta e che vorrei condividere con voi:

  1. Mai seguire le convenzioni
  2. Mai trascurarsi
     

Le convenzioni non le sopporto, mi annoiano e trovo che omologhino tutto; curare se stessi è la miglior cosa che possiate fare, siete la persona più importante e se state bene con voi stessi poi lo sarete anche con gli altri.

Questo molto genericamente, poi ho delle mie regole-convenzioni su cosa è accettabile o meno dopo “’na certa”; non vuole essere un consiglio o un dictat, sono solo miei modi di vedere le cose.

Quindi, punto per punto ora ve le racconto.

Minigonna o micro-short: per carità!


Vanno bene sulle adolescenti, già dopo i 30 secondo me sono eccessivi (non chiedetemi perché ma per me è così).

Diciamolo, si diventa ridicole…è come volersi sentire adolescenti quando di adolescente non ci è rimasto nemmeno un pelo!

No no e ancora no!

La collana di perle, lasciamo alla nonna!

Se è vero che voler sembrare adolescenti non è il caso, altrettanto lo è sembrare la nonna Abelarda!

E’ vero che le perle in parte sono state sdoganate, le vediamo in ogni dove…abiti, maglie, camicie, pantaloni e t-shirt, però il filo di perle rimanda ai tempi passati.

La pelliccia: ma perché?

Ovviamente intendo quella di pelo vero, per fortuna sono molto di moda quelle sintetiche, divertenti e soprattutto cruelty-free.

Ma dico…e mi riferisco alle signore impellicciate che vanno in giro che sembrano Crudelia Demon, vi rendete conto che state andando in giro con dei cadaveri addosso?


Portate pazienza lettrici, non è un post sponsorizzato dalla Peta (per chi non conosce, People For Ethical Treatment of Animals), so che ho usato termini forti, ma all’alba del 2018 è mai possibile che ci siano ancora persone così “brutte”?

Non si può vedere!

Altra cosa un po’ discutibile è il voler seguire le tendenze a tutti i costi.

E va bene stare al passo con i tempi, e va bene essere sempre curiose ed aggiornate, ma tutto deve avere la giusta misura.

Studiate, seguite e poi scegliete quello che maggiormente si adatta al vostro aspetto; colori più sobri (aborro i fluo dopo ‘na certa!), dimensioni più adeguate (ad esempio gli stivali a mezza coscia proprio non si possono guardare), pantaloni strappati si ma con decenza e discrezione (no alle chiappe di fuori).

Altro no: qualsiasi sia la taglia…il reggiseno ci vuole.

So che è un argomento un po’ delicato, ma fosse solo una questione di salute, non vedo perché non indossarlo.


Non è elegante un seno a vista, nemmeno a vent’anni!

Figuriamoci poi quando la forza di gravità diventa nostra compagna di vita!

Il troppo stroppia: abbinamento anelli+orecchini+collana+bracciali nemmeno sull’albero di Natale!

Less is more…sempre e comunque.

Adesso parliamo di loro, i leggings!

Partiamo dal presupposto che dagli anni ’80 ciclicamente tornano e ritornano; sono paragonabili a delle calze un po’ spesse…e allora perché li indossano come fossero pantaloni????????


Ma stiamo scherzando? Dico io…andreste in giro con dei collant? No? Giusto? E allora perché con i leggings ed il sedere “a vista” si?

So che sono molto talebana su certe cose, ma soprattutto dopo una certa età si rasenta il ridicolo; non dico che vanno aboliti, se piacciono per carità, ma almeno coprite il tutto con un bel maglione over size, con una camicia lunga….ma coprite vi prego!

Less is more parte 2: se non sai camminare sui tacchi…non metterli!

Vi è mai capitato di vedere una bella donna, vestita con gusto che cammina delicatamente ondeggiando? Un gran bel vedere, no?

E allora…perché ostinarsi ad indossare tacchi alti se non sai poi come camminarci sopra? (e questo vale per tutte le età!).

Dai, siamo oneste, è comico vedere due gambe che fanno fatica a camminare, è esteticamente brutto vedere una donna che cammina con ginocchia piegate perché altrimenti non sta in piedi.


Se volete essere sexy, ricordatevi che essere sexy significa avere un passo felino, non traballante da equilibrista!

Ultimo ma non ultimo, un consiglio da Inés de la Fressange (una che di stile si che ne sa!): mixare sempre chic e cheap.

Passati gli anta, troppo chic può risultare fatale e fa tanto nonna Abelarda!

Mischiare invece capi di diversa importanza, fa acquisire al tutto l’insieme eleganza non banale e poco scontata.

Ad un completo magari di Zara (o comunque della grande distribuzione e sul quale non avete necessariamente avete investito molto) una cintura di una grande firma, oppure una spilla, una borsa di un certo valore, darà al tutto grande stile e originalità facendogli subito acquisire più valore.

E’ un piccolo trucco ma che garantisco può fare la differenza.

Pochi pezzi, ma di ottima qualità impreziosiranno automaticamente tutto il resto.

Questo è un po’ quello che ho appreso con l’età, sicuramente sono tutte sciocchezze rispetto ai grandi temi della vita, ma se solo vi ho strappato un sorriso, vi ho ricordato qualcuno, vi ho fatto riflettere, ecco, sono già felice!

E come dico sempre, per essere felici a volte basta veramente poco!

Ciaoooooooooooooooo

Voglia di novità…a casaccio!


Ciao lettrici, dato il tempo triste e uggioso (un paio di giorni si è palesata la primavera poi a Milano siamo ripiombati nell’autunno), avevo voglia di qualcosa di nuovo, così uno sfizio, pura e semplice voglia di novità (Ambrogio era fuori casa e quindi non poteva venirmi in soccorso con un cioccolatino!!!!!!!! ;-)

Cercando un po’ sui vari siti per spulciare cosa era in uscita a breve e cosa invece era già uscito, un paio di click senza grosse pretese ci sono scappati (a volte basta poco per gratificarsi, quel tanto che basta).

Un paio di cosette (3 per l’esattezza) sono più o meno delle necessità mentre il 4° acquisto è pura e semplice curiosità dato che ne ho sentito parlare e non vedevo l’ora anch’io di dire la mia.

Primo prodotto acquistato, Clarins Multiprotezione Viso Giorno SPF50.


Lo so che ho appena detto che il tempo fa schifo, ma sono molto fiduciosa del fatto che le belle giornate sono dietro l’angolo!

Dato che il fondotinta che utilizzo in questo momento ha un SPF quasi nullo, ho pensato di porre rimedio acquistando una crema solare che mi permetta di aggiungere protezione dai raggi solari.

Sappiamo tutte quanto siano dannosi i raggi solari, quindi occorre proteggere moooooolto bene la pelle per preservarla al meglio (altrimenti è inutile utilizzare creme e cremine per riparare – prevenire è sempre meglio che curare).

Così, ho spulciato un po’ in giro ed ho deciso di acquistare questo prodotto dato che ne avevo anche sentito parlare molto bene.

Ha un texture setosa ed estremamente leggera che è compatibile con tutti i prodotti di make up.

Questo principalmente è il motivo per il quale ho scelto lei, detesto avere il viso appiccicoso e quella sensazione di “sudaticcio” sul viso tipica dei solari; questa invece forma solo uno strato protettivo ma non va minimamente ad alterare la consistenza.

Può essere utilizzata sia in città che al mare, con o senza trucco.

Contiene uno schermo protettivo UV Plus Antinquinamento (quindi ottima da usare anche in città) che forma sulla pelle un film protettivo da fotoinvecchiamento e dalle macchie scure causate dal sole.

Contiene estratto di Sanicula biologica ed estratto di Melone Cantalupo che rinforzano l’azione antiossidante nella superficie della pelle ed in profondità.

Al momento non l’ho ancora utilizzata, ho solo testato la texture sulla mano per vederne la consistenza e vi posso già dire che in effetti è molto leggera, si asciuga immediatamente e lascia la pelle asciutta e leggermente levigata (l’effetto è molto simile a quello di un primer).

A breve vi dirò poi tutto il resto, sono tanto fiduciosa del fatto che presto arriverà il sole!

Altro prodotto acquistato, Frank Body Lip Scrub.


E’ da parecchio tempo che non utilizzo scrub labbra, utilizzo quasi sempre rossetti o tinte matte, era diventata una necessità.

Non avendo però esigenze specifiche se non quella appunto di scrubbare, non volevo spenderci troppi soldi dato che non lo trovo significativo su un prodotto del genere, ho optato per questo giusto per testare un nuovo brand (nel post di recensione poi vi racconterò anche dettagli sul brand come al solito).

Contiene Caffè Robusta macinato che elimina le pellicine, olio di semi di caffè che volumizza, Zucchero greggio che addolciscono e esfoliano delicatamente, Olio di macadamia spremuto a freddo ricco di acidi grassi (Omega-3 e 6) che ammorbidiscono, Cera d’api che protegge dagli agenti esterni e calma le irritazioni.

Non contiene PEG, parabeni e non viene testato sugli animali.

Si utilizza un paio di volte alla settimana con movimenti circolari e va rimosso con acqua (nel foglietto allegato al prodotto è indicato che puoi anche leccarlo via!).

Non l’ho ancora utilizzato ma solo annusato: non adatto a chi detesta l’odore del caffè in quanto tanto tanto tanto intenso; a me non da fastidio (ma nemmeno lo amo alla follia) ma segnalo che si sente anche a barattolo chiuso.

Finalmente arriviamo con le grandi novità: Fenty Beauty by Rihanna.

Ora, iniziamo col dire che non sono assolutamente una sua fan (un po’ per la mia età, un po’ per il genere musicale che non amo particolarmente) e quindi la curiosità è data solo ed esclusivamente dal marketing e da quanto ne hanno tanto parlato.

Sul web i post si sprecano, i video abbondano e la curiosità ha preso il sopravvento; ho però studiato tanto prima dato che i pareri sono parecchio contrastanti.

Ma di questo ve ne parlerò in un post specifico.

Alla fine di tutto, un solo prodotto mi aveva realmente incuriosita, il resto francamente al momento decisamente no.

Match Stix matte, stick fondotinta multifunzione nella colorazione Amber.


Trattasi di uno stick multifunzione dalla formula matt, leggera ed a lunga tenuta.

Utilizzabile, a seconda del colore (esiste in 20 nuances diverse) per mimetizzare, ritoccare e fare contouring.

La textura è liscia e si fonde sulla pelle, non va nelle pieghette, ha una coprenza modulabile ed un finish impalpabile.

Possono essere stesi con le dita, con un pennello o con una spugnetta a seconda delle esigenze o della comodità.

Altra nota più di marketing/packaging, è che le confezioni sono magnetiche e gli stick possono quindi essere “agganciati” uno all’altro per praticità e comodità; trovata a mio avviso geniale, sicuramente non fondamentale, utilizzata molto per promuovere i prodotti.

C’è da dire che Rihanna ha trovato sicuramente un’ottimo supporto marketing come non si vedeva da un po’; anche Kat Von D al tempo aveva avuto un ottima campagna di marketing, sicuramente partiva avvantaggiata dal fatto che graficamente aveva disegnato tutto direttamente lei essendo una tatuatrice non indifferente.

Da quello che mi par di aver capito (ma vi racconterò tutto nel prossimo post di approfondimento), Rihanna non ha fatto molto se non dire quello che aveva in mente ed altri lo hanno realizzato per lei.

Nulla però le toglie niente.

Altro prodotto acquistato, e torniamo alle necessità, la spugnetta per applicare i fondi, Precision Make Up Sponge.


La mia spugnetta aveva tirato le cuoia, stava arrancando e quindi mi son detta che al posto della solita Beauty Blender potevo provare qualcosa di nuovo, e perché non quella di Rihanna?

Diciamo subito che costa qualche euro in meno e questo è già un vantaggio; ha una forma angolata e pare adatta a stendere qualsiasi tipo di formulazione.

Grazie sempre alla sua particolare forma consente di modulare la coprenza ed ottenere un finish uniforme.

Il lato angolato-piatto è pensato per un’applicazione precisa e accurata, il lato a forma di lunetta (quello tagliato) adatto al contorno occhi o per una coprenza totale ed il lato arrotondato per uniformare; può essere utilizzata bagnata per una coprenza modulabile oppure asciutta per una coprenza totale.

Staremo a vedere, mi incuriosisce ma realisticamente non mi aspetto nulla di troppo diverso dalla Beauty Blender o da quella di Real Techinque (che comunque prediligo soprattutto per praticità e durata).

Anche di questo vi racconto tutto nel prossimo post.

Terminato lettrici, so che non è molto ma ho deciso di fare un po’ di repulisti di prodotti, ne ho aperti tanti in contemporanea e vorrei dare fondo a tutto prima di acquistare altro, se non altro per una questione di spazio!

Ciaoooooooooooooooooooooooooo