venerdì 25 settembre 2015

SERATA TRA DONNE CON M.A.C.


 

Ciao  mie carissime lettrici, come vi avevo preannunciato, ho partecipato ad un’altra serata organizzata da MAC, una Technique ovvero una lezione di trucco.
Come la scorsa volta ho coinvolto la mia “compagna di avventure makeuppose” e questa volta si è aggiunta anche un’altra appassionata come noi di trucchi che si è lasciata tirare dentro (ma senza troppe insistenze, lo ammetto!!!!).
Come l’altra volta, la lezione si è svolta nel corner di Monza dove oramai mi sento quasi di casa grazie alla splendida Federica (che purtroppo non era presente alla serata ma che spero di vedere presto); sopra al negozio hanno una saletta con postazioni trucco dove svolgono appunto le Techniques.
La lezione è durata poco più di 2 ore (almeno credo ma non ho guardato l’ora, presa da tutto il resto), come l’altra, ed il dato mooooolto positivo è che alla fine è stata “una lezione privata”  in quanto eravamo solo noi 3.
Pare infatti che le altre iscritte abbiano avuto problemi e non sono potute arrivare…immaginate che delusione per noi! (yeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!).
A quel punto, dato il numero, la MUA Licia (ma il nome prendetelo con le pinze…io ammetto di non essere gggiovane e di avere problemi di memoria ma le mie socie che si vantano invece dell’opposto, anche loro non mi sono sembrate così sicure !!!!!),una “ragazza” di Atene con leggero accento greco, ha chiesto a noi cosa avremmo preferito approfondire e lei sarebbe stata a disposizione…non ha fatto tempo a dirlo che ci siamo trovate tutte e tre a chiedere la stessa cosa: make up incentrato sugli occhi, qualcosa di bello “peso” e strutturato.
Partite subito con la fase di strucco…e lì son stati dolori…le magagne (e parlo per me ovviamente) a quel punto erano tutte lì davanti allo specchio in bella mostra, se aggiungiamo che le luci nella saletta dove eravamo non erano clementi…beh, lo spettacolo non era certamente dei migliori (ah! Il potere del make up!!!).
Poi piano piano abbiamo iniziato a “ricostruire” tutto partendo dalla base; siero, crema idratante, spray a base di minerali per idratare e fare da base, contorno occhi…e ancora non avevamo iniziato!
Non vi sto a segnalare tutti i nomi di prodotti utilizzati perché onestamente erano tantissimi e non sono riuscita a scrivermi tutto; vi scrivo man mano solo i nomi di quelli che alla fine ho acquistato perché mi hanno particolarmente intrigato (magari se le mie “socie”, che hanno preso cose diverse, vogliono scriverci qui sotto nei commenti da cosa sono state intrigate loro e cosa ne pensano…a noi ci fa tanto piacere e sono sempre le benvenute!).
 
 
Dei prodotti utilizzati fin qui, ho acquistato Strobe Cream Hydratant Lumineux, una crema energizzante che dona istantaneamente un aspetto sano e luminoso adatto per pelli stressate e stanche; la MUA ha anche consigliato l’utilizzo di qualche goccia miscelata al fondotinta.
Presa perché l’effetto è stato realmente subito visibile, la pelle appariva immediatamente più distesa; peccato che una volta arrivata a casa, leggendo casualmente la lista degli ingredienti, ho scoperto che al 2° posto c’è il dimeticone!!!! E meno male che la MUA ne decantava le lodi rispetto ai minerali contenuti all’interno….

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Apro una parentesi per erudirvi…il dimeticone è un derivato chimico della famiglia dei siliconi che principalmente viene utilizzato nella produzione di cosmetici per le sue proprietà idrorepellenti, effetto-lifting (non curativo ma solo ottico), negli shampoo e in alcuni farmaci. In passato lo si riteneva cancerogeno e tossico; di per sé non è dannoso, anche se ne sconsigliano l’uso in alcuni casi (es. gravidanza), molti studi compiuti più recentemente escludono la possibilità di insorgenza di alcune malattie. Per i patiti del bio, è sicuramente considerato al pari di un “veleno”, più per il fatto che è un prodotto chimico e non naturale.

Diciamo che i pareri sono abbastanza controversi, nonostante l’INCI e Unipro (massime autorità in fatto di ingredienti)  lo abbiano definito un prodotto sicuro e non dannoso (e noi di loro ci fidiamo fino a prova contraria!).

Scusate la lunga parentesi ma l’ho ritenuta necessaria.

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Comunque, sulla confezione consigliano di utilizzarlo “quando necessario”, quindi direi che valuto bene questo aspetto…certamente non è un prodotto da utilizzare tutti i giorni (anche se la MUA ha escluso che occluda i pori…tesoro mio, i siliconi certo che occludono i pori, altrimenti l’effetto patinato e liscio addostà????).
Ma procediamo…
Poi il fondotinta, e qui ci è stato presentato un nuovo prodotto, Studio Waterweight con SPF 30 (ottimo punto a favore), successivamente acquistato nella colorazione NC25.
 
 

Qui c’è stato per me un cambio…abituata ad utilizzare il Face and Body nella colorazione C20, l’altro MUA presente (Andrea? Certo che io per i nomi sono una chiavica!) mi dice che per me era troppo chiaro ed era meglio passare al 25.
Sicuramente ancora qualche cenno di abbronzatura c’è, ma facendoglielo notare, secondo lui, anche quando sarò più bianca, la colorazione sarà più adatta al mio sottotono.
E mi son fidata…adesso sicuramente è perfetto…lo aspetto al varco tra qualche tempo e vi dirò se aveva ragione.
Ad ogni modo, tornando al fondotinta, mi è piaciuto molto; la coprenza va da bassa a media a seconda di quanto lo stratificate, è molto leggero e confortevole, effetto luminoso. Preso!
Correttore Prolonguer Concealer (che già utilizzo ma che mi ha fatto provare in un’altra colorazione perché sostiene – il MUA – che è troppo chiara quella che uso…) e Prep+Prime Highliter nella colorazione Light Boost (che già utilizzo ed anche nella stessa colorazione…e vai almeno quello!!). Ovviamente questi sono rimasti in negozio anche perché non potevo certamente prendere tutto e poi utilizzo quelli che ho!
Poi si passa allo strobing anche se non era il punto focale sul quale avremmo voluto concentrarci ma che alla fine in realtà è diventato il centro della serata  (e alla fine nei commenti poi vi dico tutto).
Esalta, illumina, nascondi…insomma un insieme di terra e illuminante come se non ci fosse un domani (soprattutto di illuminante)!!!!
Ora, sicuramente interessante dal punto di vista della tecnica (avevo la teoria ma non avevo mai praticato e quindi va bene), ma non adatto certamente alle mie esigenze e alle mie curiosità.
Sicuramente in ambito foto e passerelle, è una tecnica veramente bella e di grande effetto…ma siamo seri…alle 6.20 del mattino con una giornata di una decina di ore fuori casa davanti, potrò mai attuarla????
Non scherziamo! Certamente il mio viso era molto luminoso e d’effetto, ma di giorno per me non è molto portabile…magari per qualche serata o evento particolare…ma di brillare come un faro nella nebbia alle 6 del mattino onestamente no (e se ci mettiamo come sempre il discorso dell’età…per carità, le rughette poi fanno festa!).
Dei prodotti utilizzati, l’illuminante comunque ce l’ho (ne ho due sempre di MAC) ma ho voluto prendere la terra, Sculpting Powder nella colorazione Shadester.
 
 

Io un minimo di contounring (no strobing) normalmente lo faccio, ma ho sempre utilizzato Hoola di Benefit, per me la migliore fin’ora; provata questa (che può essere anche utilizzata come blush volendo), ho deciso di acquistarla perché l’effetto alla prima impressione è stato forse più bello.
Nei prossimi giorni comunque la metto all’opera e poi vi racconto.
E fin qui, era già forse passata più di 1 ora, ancora di occhi come avrete potuto notare, nemmeno l’idea!
Dato che la base a questo punto era da considerarsi fatta (e cosa avremmo potuto ancora aggiungere del resto? Forse fin qui siamo già ad una quindicina di prodotti utilizzati), ci propone finalmente di passare al tanto agognato trucco occhi!
Quale palette scegliere tra quelle proposte? Se teniamo conto che le avevamo all’inizio chiesto un trucco pesante sui toni del nero…beh…ora vi racconto.
Guardandoci, ci suggerisce una palette a testa…la prima socia resta perplessa…la seconda temporeggia sempre con perplessità…viene il mio turno e cosa mi propone? I colori sui toni del viola/bordeaux!!!!
Ammetto che forse con il NO secco che ho quasi urlato, forse ho esagerato un pochino…ma cacchiarola, se ti abbiamo chiesto il nero, perché ci vuoi a tutti i costi propinare quello che vuoi?
E poi…con gli occhi verdi so benissimo anch’io che i viola, bordeaux e via cantando, sono perfetti…ma siamo seri…la banalità fatta persona!
Alla fine, dopo diverse perplessità, in due abbiamo scelto la stessa palette sul grigio (e ribadisco che volevamo il nero ma a quanto pare ciccia!), l’altra socia, con perplessità, si butta sui blu che non ha mai utilizzato…ma che diciamo voleva provare a vedere come potevano funzionare data poi l’insistenza della MUA (forse perché usare una palette in 3 diventava scomodo????).
Solita tecnica di smoky (che per chi è abituato a truccarsi è già collaudata), chiaro al centro, scuro sull’esterno, sfuma-sfuma-sfuma…che dire…mi ero truccata meglio a casa il mattino alle 6.20!!!!!
Passata di eyeliner con codina (io detesto l’eye liner perché ammetto di non saperlo molto usare) bordeaux (e alla fine doveva usarlo ‘sto colore!!!), sfuma dall’esterno anche sotto l’occhio…insomma nulla di nuovo sotto il sole!
Applauso finale…giù a comprare i prodotti e via! Pronte per la nostra sfavillante e luccicosa serata grazie allo strobing! (si certo sfavillante serata ….pizzeria…due passi…nanne a casa che il giorno dopo si lavora!!!! Che donne!!!!!).
Dunque, al di là del divertimento che comunque c’è stato e non è in discussione…grande compagnia…passiamo ai commenti e alle note dolenti della serata.
Per prima cosa la MUA: nulla togliendo alla professionalità, c’è da dire che ci è sembrata più un venditore che una MUA, sempre pronta a segnalarci il tal prodotto precisando che poi si sarebbe potuto acquistare…e lo sappiamo anche noi, no?
Positivo il fatto che eravamo in 3, una sorta di lezione privata, ma proprio per questo motivo ci chiedi cosa vogliamo fare, te lo diciamo, e alla fine vien fuori tutt’altro?????
Onestamente no, prima ci crei un’aspettativa e poi ce la getti nel fiume????
Va bene che ci racconti e ci fai vedere lo strobing, e magari un po’ ci è anche interessato per carità ma il famoso trucco occhi che ti abbiamo richiesto??? Che fine ha fatto?
Se poi sei andata lunga con i tempi, proprio sul più bello acceleri e ci perdiamo i pezzi? No, dai, sii seria anche tu…
Se aggiungiamo che continuava a complimentarsi per la nostra bravura, per la nostra preparazione, del fatto che eravamo già molto avanti…poi non riesci a rispettare i tempi?
(anche tutti ‘sti complimenti…dai siamo tutte cresciute, i complimenti ci fanno piacere, per carità…ma a tutto c’è un limite! E noi conosciamo i nostri limiti!)
No, care le mie lettrici, onestamente stavolta MAC ha toppato…dalla precedente Technique io e la mia socia ne eravamo uscite entusiaste, stavolta in 3, tutte deluse (e per una socia era la prima volta…le avevamo creato grandi aspettative con i racconti, con il post sul blog…ciccia!).
Ora, capisco anche che lo strobing va di moda…capisco anche che i prodotti li vuoi vendere…capisco che devi promuovere i nuovi prodotti…capisco tutto quello che ti pare…ma ci hai ascoltate? Noi volevamo un bel trucco occhi e saremmo state felici con poco!!!!
E a dirla tutta, uscendo dal negozio abbiamo notato che a tutte e tre ci lacrimavano gli occhi; io avevo già iniziato durante le fasi finali della Technique, tanto che avevo dovuto struccarmi la parte inferiore dell’occhio perché non resistevo, alle due socie poi all’uscita stesso discorso.
Perché? I trucchi MAC li usiamo da tempo tutte e tre e non ci hanno mai creato problemi (a me ed una socia ogni tanto un occhio lacrima, ma io ho notato che mi succede quando vado a truccare molto la rima inferiore, magari irrito con il pennello…chissà…); perché stavolta a tutte e tre? (abbiamo fatto delle ipotesi, ma ancora la certezza di cosa sia stato non lo sappiamo).
Appena rientrata a casa, struccata, i miei occhi son tornati come nuovi!
E poi, per dirla tutta, alla fine nessuna delle 3 era soddisfatta di ciò che aveva fatto, nonostante vi possa garantire che sempre tutte e 3 siamo in grado di truccarci e sapere cosa ci sta bene (evviva la modestia!); sicuramente la base di tutte e 3 era molto bella ( per me un po’ troppo luminosa ma son dettagli più di gusto personale che di esecuzione), altrettanto non si può dire degli occhi, insoddisfatte e abbastanza deluse.
Insomma, ragazze, stavolta è andata gobba nonostante alla fine sia stata una serata molto piacevole e di risate ne abbiamo fatte tante.
Va beh, che dirvi…noi comunque ci siamo dette che se ricapita, ripeteremo l’esperimento, se non altro per la compagnia; certamente appena ricapiterò a Monza, a Federica racconterò delle nostre impressioni se non legge prima questo post (credo che anche per loro sia importante avere un feedback).
E’ tutto anche per questo post, spero di non avervi sfiancato di parole ma sapete che cerco sempre di tenervi aggiornate e di condividere tutto ciò che faccio in ambito make up.
Alla prossima, ciaooooooooooooooooo
 

p.s. un abbraccio grosso alle due socie, senza di voi non sarebbe stata una bellissima serata! Smack!

 

 

 

 

PROVATO…OGGI VI RACCONTO


Ciao mie care lettrici, l’autunno sta facendo lentamente capolino e francamente io ne sono contenta, sapete che odio il caldo, quindi io con queste temperature ci vado a nozze.

Continuiamo la saga dei mie capelli, vi avevo pubblicato un post con il dramma (esagerata come al solito!) che sto vivendo da luglio e che ancora si sta consumando.
Al momento non mi sono decisa sul da farsi, sto temporeggiando e nel frattempo ne approfitto per testare nuovi prodotti alla ricerca del miracolo!
So bene che non ci sarà altra soluzione che il taglio definitivo, ma si sa mai…
Sto anche navigando su internet alla ricerca di una nuova parrucchiera perché al momento ho deciso che “by Aldo Coppola” non mi rivede per un po’; non me la sento di tornare in un posto che mi ha distrutto i capelli pur riconoscendo che a parte quest’ultima esperienza, mi sono sempre trovata benissimo.
Certo, credo che l’errore umano sia da mettere in conto e può capitare a tutti, ma visto che riguarda me, ho deciso che al momento tento un’altra strada.


Ne ho individuato un altro, e credo che a breve tenterò la sorte; guardando il loro sito mi ispira…staremo a vedere e poi vi racconterò.
Nel frattempo comunque il mio obiettivo è quello di tentare di migliorare la situazione e quindi provo nuovi prodotti.
Tutta questa ricerca mi ha portata verso un nuovo brand, Shu Uemura, del quale anche in passato ho sempre sentito parlare sul tubo; dall’America all’Europa, tutte ne decantano le lodi non c’è Youtubers che almeno una volta nella vita non l’abbia provato…e ovviamente, potevo non dire la mia anche in questo caso?
C’è da dire che mentre sul Tubo ne decantano le lodi, se vi spostate nel mondo blog, i pareri sono abbastanza contrastanti e ben poco nel marasma dei pareri si capisce.
A questo punto tocca farsi un idea propria e quindi provare, per chiarirsi una volta per tutte le idee.
E’ un brand giapponese ma oramai su internet lo trovate tranquillamente in diversi siti di prodotti per capelli italiani.
Esistono una marea di prodotti e quindi bisogna cercare e studiare bene l’esigenza dei propri capelli prima dell’acquisto.
Vi dico già subito che è un brand abbastanza costoso in quanto all’interno dei prodotti trovate ingredienti ricercati e non di uso comune (almeno questo è quanto ho capito durante la navigazione); è noto che i prodotti giapponesi hanno dietro una filosofia e un uso di ingredienti che non è molto conosciuto ed utilizzato nel resto del mondo.
Un po’ di cultura: Shu Uemura, artista giapponese ha dato il nome alla “Shu Uemura”, arte giapponese che celebra la bellezza della donna (e bravo Shu!) – Art of Hair.
Tornando a noi…ho acquistato 3 prodotti che sto testando.

 

Primo, Ultimate Remedy Extreme Restoration Shampoo; contiene fiori di Loto che hanno un elevata concentrazione di lipidi in grado di idratare e nutrire a fondo la struttura capillare.
Contiene Ceramide che dona fibra e splendore, tono e corpo alla struttura.
E’ uno shampoo che promette capelli morbidi e setosi, protegge da agenti atmosferici esterni e chimici, dona consistenza e resistenza, volume e lucentezza.
A questo, ho abbinato il suo Conditioner (ovvero il balsamo) con le stesse proprietà e le stesse promesse.

In ultimo, ho preso Cleansing Oil Shampoo, che producono dal 1967.
E’ leggero pur detergendo in profondità, rispetta il cuoio capelluto, purifica e nutre; non contiene parabeni né siliconi.
Al suo interno si trovano estratti di Yuzu (un agrume presente in Giappone e Korea) che ha proprietà astringenti, non irrita e non appesantisce.
Promette luminosità, leggerezza e detersione; questo lo potete utilizzare senza il conditioner in quanto all’interno sono già presenti componenti oleose che sostituiscono appunto il balsamo.
Li ho provati ed ora vi racconto.
Innanzitutto preciso che al momento mi sono focalizzata solo sui primi due prodotti, Ultimate Remedy Restoration per vedere bene cosa succedeva.
Beh, costeranno anche un rene, ma fin dal primo utilizzo ho visto la differenza!
Innanzitutto la profumazione, delicata, la trovo buonissima; non ve la so descrivere ma sa di buon prodotto di parrucchiere, sembra abbastanza classico (un odore già sentito), dolce ma non troppo, ci piace tanto.
Applicata una noce sulla mano e poi sparso sui capelli, già mentre siete a testa in giù (io preferisco non lavarmeli sotto la doccia perché ho sempre paura di non sciacquarli bene a fondo), la sensazione è spettacolare; è come spargere una mousse cremosa, i capelli diventano morbidi e le dita passano attraverso come tra dei fili di seta.
Onestamente così non mi era mai capitato, avendo i capelli da mossi a ricci, districarli è sempre problematico (soprattutto con lo shampoo), con questo prodotto, le dita scivolano via che è un piacere.
Dopo averli ben sciacquati, ho utilizzato il conditioner sempre della stessa linea; beh, ragazze che vi devo dire….seta!!!!!
Mai provato una sensazione simile durante uno shampoo.
Sciacquati anche dal balsamo, tamponati con l’asciugamano, pensavo di rivedere sempre il solito scempio di capelli cotti, e invece sorpresa!
Anche da umidi li ho pettinati senza fatica, senza nodi ma soprattutto morbidi.
E’ stata la volta del phon, oramai l’idea di asciugarli all’aria non è più fattibile; essendo più fresco ed avendo problemi di cervicale (si sa anche a 20 anni!!!!!), non è una strada percorribile.
Quindi, rassegnata a questo punto a vedere piano piano che lo scempio era dietro l’angolo (con il phon vi garantisco che la situazione degenera in maniera drastica), ho comunque proceduto.
Ma ecco la sorpresa!
Sono perfino riuscita a dargli due colpi di spazzola!!! E’ da fine luglio che non la utilizzo perché tra i capelli cotti ed il crespo, non riuscivo ad utilizzarla senza spezzarli, senza soffrire e senza il rischio di  lasciarla incastrata a penzoloni!
Fatta la piega (ma qui si sa, manca un taglio fatto bene e io non sono capace di fare miracoli), sono rimasta veramente stupita nel vedere i miei “nuovi” capelli.
Sono tornati morbidi, lucenti, ci riesco a passare le dita anche da asciutti, sono pettinabili e profumatissimi!
Ora, sicuramente un taglio per togliere i capelli cotti è necessario e non si discute, ma per la prima volta in due mesi quando mi guardo allo specchio non mi viene da piangere.
Non avendo utilizzato altro, se non un po’ di Phyto 7 ma la uso oramai sempre da circa un anno, credo proprio di poter affermare che il miracolo l’ha fatto Shu Uemura!
Dopo aver provato veramente di tutto (come vi avevo detto ho speso una fortuna in prodotti che aiutassero lo scempio), posso finalmente dire che ho trovato il prodotto perfetto.
Quindi, ovviamente ve lo stra-consiglio, come vi ho detto costa una fucilata ma se poi il risultato è tangibile, credo proprio di poter dire che sono stati i migliori eurix spesi in prodotti per capelli!
Peccato non esserci arrivata prima!
Io li continuerò ad usare e man mano vi aggiorno; al momento penso di continuare con questi due e vedere se riescono definitivamente a risolvere la situazione.
Rimando a dopo il taglio, il test dell’altro prodotto, non vorrei poi stressarli troppo con miriadi di prodotti.
Quindi, per questo post di grandi soddisfazioni ho terminato, non mi resta che salutarvi ed aspettarvi al prossimo post.

Ciaoooooooooo

 
 

PROVATO…OGGI VI RACCONTO


Ciao lettrici, altro giro…altro prodotto testato e pronta come sempre a dire la mia.
Non se ricordate ma a giugno, ero stata ad una serata da Sephora nella quale mi avevano omaggiato di un cofanetto contenente una serie di prodotti (e se vi ricordate ne ero rimasta letteralmente basita e felicissima)
Piano piano li sto provando, anche se essendo travel-size solitamente le testo durante i viaggi o in vacanza per praticità.
Avendo però terminato una serie di creme mani ed essendo a corto di scorta, mi ero ricordata che all’interno del cofanetto ne era presente una così l’ho messa in pista.
Oggi parliamo di Re-nutriv Intensive Smoothing Hand Cream di Estée Lauder.
 
 

Il campione che avevo conteneva 30ml di prodotto, apparentemente pochini per una crema mani, ma incredibilmente e con somma gioia mi sono durati fino ad oggi, ovvero 2 mesi e mezzo utilizzandola tutte le sere! (in realtà io la uso mattina e sera ma in ufficio ne ho sempre un’altra così non porto avanti e indietro pesi inutili).
Iniziamo con le promesse…
Sfrutta la tecnologia Moisture Plus Anti-Spot; idrata in profondità, elimina visibilmente ogni rugosità lasciando le mani lisce.
E’ un anti-macchie che aiuta ad attenuare le macchie scure ed uniforma il tono cutaneo.
Già, quante promesse per una crema mani…
Ragazze, che volete che vi dica…io ho trovato la miglior crema mani che abbia mai provato in vita mia!
Vado però con ordine a raccontarvi tutto altrimenti mi perdo.
Parto subito con il lato negativissimo: il prezzo!
Come vi dicevo io l’ho ricevuta in omaggio quindi era gratis, se avessi dovuto comprarla onestamente non l’avrei mai scelta (tenete conto che sul sito di Sephora la vendono a 60 iurox); no, costa troppo e vi dico già che purtroppo non l’acquisterò mai, per una crema mani mi sembra veramente eccessivo (certo se me la regalano non dico mica di no!!!!!!!!!).
Però, veniamo ai lati invece positivissimi.
Già al primo utilizzo ne ero entusiasta; molto morbida da stendere anche se non velocissima nell’assorbimento (ma è una coccola anche massaggiarsi le mani la sera sul divano, no?), non lascia residui.
Anche se per sbaglio vi lavate le mani nel giro di poco tempo, l’effetto non svanisce.
Le mani sono idratatissime, la grana della pelle è realmente diversa, più uniforme e levigata (e questo credetemi, lo vedete subito); sulle macchie onestamente non vi so dire, per mia fortuna ancora non le ho perché sono tanto ggggggiovane (si….vabbè….) anche se leggendo sul web ho constatato che pare sia visibile anche questo effetto.
Ora, è vero che non ho delle mani rugose o segnate, però caspita anche su di me si nota la differenza.
E poi la sensazione che vi lascia è veramente piacevole; dimenticavo, anche la profumazione è favolosa, molto delicata e piacevolissima, tipica delle creme di alto livello (farei fatica a descrivervela ma credetemi).
Quindi per ricapitolare…una crema strepitosa che vi consiglio assolutamente, la miglior crema mani che abbia mai provato in vita mia!
Purtroppo però costa troppo, almeno per me, e non me la sento di spendere tutti quei soldi per una crema mani che consumo in quantità industriali.
L’unica cosa che mi viene in mente, è quella di tenere d’occhio i vari cofanetti che spesso Estée Lauder mette in commercio; solitamente contengono una serie di prodotti misti in formato prova e questa potrebbe essere l’alternativa…oltretutto i cofanetti sono sempre molto convenienti ed interessanti.
Detto questo, il tubetto di crema è stato strizzato fino all’ultima goccia, ho anche tagliato il tubetto per scavare bene tutto …non mi resta che gettarlo in pattumiera…peccato…mi tocca ritornare alle vecchie e buone creme ma a questo punto il paragone sarà inevitabile…
Alla prossima.

Ciaoooooooooooooooooo

DIZIOTEX...OVVERO...




…mi sono resa conto che non sempre i termini che utilizzo vengono compresi da tutti; certo, per chi ha la passione del make up, questo post sarà abbastanza inutile (e quindi consiglio: leggi pure il successivo ed il precedente) ma per le non-addicted, ovvero per chi non è avvezza, magari qualcosa di interessante ce lo può anche trovare e la prossima volta che legge un post magari sa bene di cosa parlo.
Ovviamente non vuole essere un post serioso, non è il mio stile e non sono certo una guru del make up, solo un’amante a cui piace condividere e trasmettere una passione.
Detto questo, mi sono resa conto che spesso uso termini che a me sono noti, non per tirarmela, ma del resto se quella “cosa” si definisce in quel modo, uso il termine corretto (un po’ come quando ti capita che una persona usa spesso “coso/cosa” per in dicare un oggetto…ma cacchiarola se ha un nome usalo, no? La lingua è importante!).
(mi sento tanto “Maestrina dalla penna rossa” di De Amicis!)
 
 
Quindi, mi son detta…perché non fare un post con i termini più gettonati, più utilizzati in generale in ambito make up in modo che le mie lettrici sappiano sempre cosa intendo quando scrivo? Ecco quindi un DizioTex, ci saranno i termini tecnici più utilizzati e più in voga al momento, spiegati, spero, alla portata di tutti.
Spero sia di vostro interesse e che l’idea vi piaccia (ed anche poi quello che vi scrivo!).
Non seguirò l’ordine alfabetico né un ordine specifico, diciamo che andrò “a cavolo” man mano che mi vengono in mente (scelta molto logica, no?).

Cominciamo subito:

Finish – letteralmente finitura, ovvero nel caso di un ombretto si intende il tipo di resa una volta steso (opaco, setoso, sberluccicoso)

Matte – opaco

Shimmer – luminoso, nel caso di un ombretto o un blush, è quando contiene qualche piccola perlescenza che lo rende luminoso (perlescenza=brillantino, sberluccichio)

Blemish/anti-blemish – imperfezioni/anti-imperfezioni – generalmente usato per descrivere creme e sieri viso

Contouring – è una tecnica abbastanza recente per delineare e scolpire le zone del viso; mettere in evidenza zigomi, modificare la forma del viso con l’utilizzo di zone d’ombra e di luce attraverso l’utilizzo di polveri scure e chiare o illuminanti

Primer – è una base fissante, per gli occhi aiuta a stendere e fissare a lungo l’ombretto in modo che non vada nelle pieghette, nel caso del viso, rende l’incarnato luminoso, riduce i pori ed uniforma il tutto per poi stendere in fondotinta e farlo durare di più (il primer esiste anche per fare da base sui muri prima di stendere la pittura! Adesso che ci penso magari tutto è iniziato da qui…chissà…)

Nude – ovviamente nudo, si usa per descrivere tutti quei colori che tendono al color carne o che comunque restano abbastanza neutri

Satin – dal francese setoso, si utilizza per il finish di ombretti, rossetti, blush e fondotinta; in sostanza è quell’effetto che tende al velluto, satinato

Taupe – dal francese talpa, è un colore a metà tra il grigio ed il marrone, usato tendenzialmente per gli ombretti (generalmente usato per sfumare o nella piega dell’occhio)

Blush – dicesi anche fard (almeno negli anni ’80 così si chiamava), tutto ciò che utilizzate sulle gote per colorarle (più chiara di così!!!!!!)

Texture – letteralmente trattamento della superficie, consistenza, effetto; per rendere meglio l’idea se si parla di fondotinta la texture è l’effetto/sensazione che avete quando lo avete tra le dita e poi lo stendete sul viso (e ne sentite l’effetto)

Cushion – letteralmente cuscino, ovvero i fondotinta usciti un annetto fa (Lancome il più noto, Kiko quello più commerciale), contenuti all’interno di una scatolina rotonda  che prelevate premendo con una spugnetta nel cuscinetto  (il prodotto sta esattamente sotto al cuscinetto e la spugnetta si imbeve e lo stendete sul viso)

Bonne-mine – dal francese bell’aspetto, è un effetto; normalmente lo trovate ad indicare la resa di un blush o di un fondotinta (io lo tradurrei con pelle-di-pesca per rendere meglio l’idea)

Top-coat – ovviamente dall’inglese soprabito, in realtà in ambito make up si intende generalmente lo smalto trasparente che fissa e fa durare più a lungo lo smalto steso sotto (e visto che ci siamo…il migliore in assoluto è l’Abricot di Dior, si asciuga in pochissimi secondi, lucida a lungo e fa durare di più lo smalto ma anche in questo caso ve ne ho parlato fino allo sfinimento)

Fall-out – è quando un ombretto man mano che lo stendete rilascia residui che vanno in giro per il viso, che è polveroso (usando un verbo, si dice che un ombretto spolvera)

Cleanser – letteralmente detersivo, in sostanza si intendono tutti i prodotti per la rimozione del trucco (generalmente gelatinosi e che fanno schiuma)

Swatch/swatchare – ovvero provare/testare il prodotto sulla pelle, usato soprattutto nel caso di ombretti e rossetti (ma anche fondotinta, ecc) per verificare il colore e la resa sulla propria pelle

Scrub/scrubbing o gommage – è un prodotto per esfoliare la pelle che sia del viso o del corpo (lo sapete che il migliore per me è il Talasso scrub di Collistar, ma occhio che sull’argomento ci sono qui in giro news); sono quei prodotti che al loro interno contengono dei micro granellini che vanno a sfregare sulla pelle e la rendono più liscia e setosa (per quelli viso, anche più pulita)

Palette – letteralmente tavolozza ovvero quella utilizzata in arte dai pittori; in sostanza è l’insieme di tutti i colori, nel nostro caso specifico sono tutte quelle scatolette che contengono ombretti, blush e via cantando

Strobing – (questo è nuovo-nuovo) in sostanza è il contouring senza ombre; è una tecnica per illuminare il viso ma senza creare zone d’ombra semplicemente lavorando solo con la luce (con lo strobing esalti e illumini, con il contouring nascondi e scolpisci). Forse la tecnica più difficile per chi non è del mestiere ma l’effetto è veramente strepitoso (ma devi avere una pelle perfetta di tuo, altrimenti rischi che i difetti siano più evidenziati)

Bronzer – è in sostanza la terra (si, la vecchia terra) per dare colore al viso e sembrare abbronzate

Coprenza – è un termine che si riferisce alle basi viso ed il loro potere di mascherare difetti (macchie, brufoli, ecc)

Acqua termale – beh, lo dice il nome stesso è un acqua che spruzzate sul viso (ma anche sul corpo soprattutto in estate durante e dopo l’esposizione al sole vi garantisco che fa la differenza), in sostanza rinfresca e idrata la pelle

Acqua micellare – è un acqua a tutti gli effetti che strucca il viso e gli occhi; esistono di diverse tipologie a seconda del make up che utilizzate (normale o waterproof), diverse marche che le producono (ma sapete che la mia preferita è sempre Bioderma)

Ovviamente questi sono una minima parte di tutto il mondo del make up, ma credo siano quelli che trovate più spesso nei miei post.
Spero vi sia stato utile, che qualche curiosità l’abbiate soddisfatta ma come sempre, se avete altro sul quale volete vi dia lumi, non avete che da chiedere, la vostra Tex è sempre a disposizione!

Alla prossima.

Ciaoooooooooooooooooo