Ciao mie carissime lettrici, oggi vi volevo rendere partecipi delle mie
vicissitudini tricologiche (che tradotto possiamo riassumere: ho dei capelli di
m…a e vi racconto perché).
Preparatevi….post biblico!
Andiamo per ordine così vi racconto tutto.
A fine luglio, probabilmente complice il caldo, avevo deciso di schiarire
i capelli e passare al biondo (si si, avete capito bene); in passato, intorno
ai 20 anni avevo già fatto questo esperimento e tutto era filato liscio (all’epoca
avevo un’altra parrucchiera), tutto sommato mi piacevo abbastanza (ammetto che
avevo anche parecchi anni in meno!).
Parentesi: vi ricordate che vi ho già detto che vado in un salone “by Aldo
Coppola” nella città dove vivo? Ecco tenetelo ben presente.
Dunque, decisa a cambiare, vado dalla mia parrucchiera (oramai diventata
“mia” da qualche anno e con la quale mi sono sempre trovata benissimo) e le
racconto del radicale cambio.
Era un po’ perplessa, ma semplicemente perché secondo lei il biondo non era
il mio colore (anch’io in realtà non ero convintissima, ma la voglia di cambio
ha avuto la meglio); quindi, alla fine, avendo la meglio su di lei, si mette
all’opera.
Altra premessa: la titolare del negozio si occupa principalmente di tagli
e pieghe mentre la ragazza che lavora con lei, si occupa dei colori vari (più
da “manovalanza”).
Anche questa volta, come del resto tutte le altre, la ragazza inizia a
spatasciare pappette sulla mia testa; spatascia una, sciacqua, spatascia
l’altra e sciacqua…insomma così per circa 2 ore e mezza (una pizza!!!!!! Io non
sono una di quelle che dal parrucchiere si rilassano….anzi….ma ve lo avevo già
detto).
Il taglio in realtà è stata solo una spuntata, erano di media lunghezza e
tutto sommato per il mare poteva andare benissimo perché già si riuscivano a
raccogliere.
E fin qui tutto bene…
Ammetto che, da subito, il biondo
che alla fine è uscito, non era esattamente ciò che avevo in mente, ma come mi
ha spiegato, passare da un castano scuro ad un biondo chiaro sarebbe stata una
chimera; quindi mi dovevo “accontentare” del biondo e successivamente avremmo
rivisto il tutto, anche perché di mezzo ci sarebbe stato anche il mare (in
sostanza non era il caso di sfidare la sorte!).
Detto ciò, si torna a casa…il fida è contento (nei suoi sogni la fidanzata
ideale era alta, bionda e gnocca…beh….diciamo che con me ha dovuto rivedere un
po’ i suoi sogni!!!!!), i primi commenti di chi mi incontrava anche…
Il problema arriva ora…ovvero al primo lavaggio in casa.
Già mentre li lavavo li sentivo un po’ strani al tatto, mi son detta che
in effetti li avevo un po’ maltrattati rispetto al solito; quindi crema e
balsamo per ristrutturare e coccolare un po’.
Beh…da lì è iniziato il mio calvario che dura tutt’oggi.
Premessa: ovviamente la sto esagerando, ho ben presente che i drammi nella
vita sono ben altri…ma qui, nel nostro piccolo mondo futile, di dramma si
tratta!
Nell’ordine: stopposi, “a pelo di cane” (li definisco io così per rendere
l’idea….avete presente quando il pelo di cane si bagna e diventa tutto
stoppaccioso??????), aridi, secchi, fragili, cotti, gialli (si esatto, non
biondi ma gialli), insomma una ca…..ta pazzesca!
Dire che mi è preso un coccolone e mi è partito il nervo non rende
minimamente l’idea!
Li ho sistemati alla meno peggio (ma vi garantisco che non c’era un meno
peggio, erano osceni e imbarazzanti…io che ho sempre avuto dei capelli morbidi,
lucenti seppur ricci) e ho subito chiamato la parrucchiera.
Mi risponde la ragazza che subito tenta di sdrammatizzare pensando che scherzassi
(e cosa ci sia da scherzare quando una cliente ti dice che le hai bruciato i
capelli ancora lo devo capire); quando capisce che non scherzo e che sono
“adirata” (questo non rende l’idea vi garantisco, ero una iena!), mi passa la
titolare che mi convoca in negozio per capire la situazione.
Passano un paio di giorni (non ero ancora in ferie ed essendo gli ultimi
giorni di lavoro era impensabile assentarsi) e finalmente vado lì.
Che vi devo dire…alla titolare è bastato vederli per capire credo che non
stavo scherzando.
Non ho nemmeno dovuto niente (ammetto che lo avrei voluto fare ma il
negozio era pieno e non volevo farle una scenata e farle fare una figuraccia
anche se forse se lo sarebbe meritato), subito ha iniziato una serie di
trattamenti (fatti personalmente da lei, la ragazza non ha più toccato i miei
capelli).
Ovviamente li ha anche dovuti tagliare perché le punte erano
irrecuperabili (e fa niente se io volevo farli crescere, no?).
Uscita dal negozio la situazione sembrava migliorata anche se comunque
sentivo che ancora non erano a posto.
E infatti, al primo lavaggio tutto è tornato come prima: stopposi, “pelo
di cane”, gialli, secchi, crespi…e aggiungete voi tutto quello che vi viene in
mente.
Ma a quel punto dovevo partire…e tutto sommato non era il caso di fare
altro ai miei capelli provatissimi.
Ripeto che mi è ben chiaro che i drammi nella vita sono altro (non vorrei
offendere la suscettibilità di qualcuno), ma vi garantisco che tutte le volte
che mi guardavo allo specchio mi veniva da piangere; ovviamente il sole non
agevolato, per fortuna non nuoto e quindi almeno la salsedine me la sono
risparmiata.
Rientrata dalle ferie, a quel punto c’era anche il problema della
crescita…essendo ancora “adirata” con la parrucchiera, ho deciso di farmi una
tinta io, tanto a quel punto non poteva esserci un peggio. Sono tornati
castani…chiari.
Sicuramente è meno peggio, dato che sullo scuro i problemi si notano meno
(soprattutto il “pelo di cane”); nel frattempo di tanto in tanto con la forbice
me li sono spuntati io per togliere i ciuffi cotti, tanto erano morti e ben
poco ci si poteva fare.
Questa è la situazione attuale, ancora non mi sono decisa…so che devo
andare a sistemarli ma tornare dalla parrucchiera onestamente non me la sento
(ho ancora il dente avvelenato), cambiare parrucchiere ci sto pensando…anche se
boh, sono rimasta talmente scottata che non so…mi sa che temporeggio ancora un
pochino e poi vediamo (ma vi aggiorno, state tranquille…se avete avuto la
pazienza di leggere tutto, vi meritate di sapere il seguito!).
In tutto questo periodo, ovviamente le ho provate tutte; Phyto7, shampo
ristrutturante, shampo nutriente, per capelli aridi, maschere, impacchi, olietti…insomma
tutto; qualcosina sicuramente hanno fatto, il problema è che avendo i capelli
bruciati, credo mi resti solo la soluzione del taglio (e ci sto pensando).
Care le mie lettrici, che dire…sono basita…capisco fossi andata dal
parrucchiere cinese (senza nulla togliere per carità, magari sarebbero stati
più bravi)…fossi andata dalla parrucchiera della “sciura Pina”…ma cazzarola in
un Aldo Coppola sono andata!!!!! E quanto mi è costato ‘sto scempio? Oltre alla
tinta e al taglio che ben potete immaginarne il costo (la seconda volta non mi
avevano fatto pagare e ci mancava anche !), vogliamo aggiungere tutti i
prodotti acquistati per tentare di migliorare la sorte?
No, onestamente da un parrucchiere con un nome del genere, non me lo
aspetto e lo trovo inaccettabile!
Va beh, la concludo altrimenti mi parte ancora l’embolo e francamente sono
stufa e stanca.
Ho un acquisto recentissimo da raccontarvi, ma ve ne parlo appena ho le
idee più chiare; lo sto testando ma ancora non mi pronuncio (vi dico solo Shu
Uemura e palanche!).
Ecco, care le mie lettrici, questo è il dramma che si è consumato questa
estate a vostra insaputa; il fida ha vissuto con me tutto questo, l’ho
sfiancato con l’argomento, tutte le sere glieli facevo toccare, ha avuto una
pazienza immensa a sopportarmi, ha tentato di rincuorarmi di tanto in tanto ma
vi garantisco che anche lui si è reso conto e mi ha dato ragione (grazie fida
per la pazienza, sei il migliore!).
Sicuramente se vi interessa, vi racconto via via il seguito, fatemi sapere
se anche a voi è capitata un’esperienza del genere e cosa avete fatto.
Per il momento vi saluto e vi aspetto al prossimo post.
Ciaoooooooooooooooooooooo
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