venerdì 18 settembre 2015

ANCORA NON VE LO AVEVO RACCONTATO...



Ciao mie carissime lettrici, oggi vi volevo rendere partecipi delle mie vicissitudini tricologiche (che tradotto possiamo riassumere: ho dei capelli di m…a e vi racconto perché).
Preparatevi….post biblico!
Andiamo per ordine così vi racconto tutto.
 
 

A fine luglio, probabilmente complice il caldo, avevo deciso di schiarire i capelli e passare al biondo (si si, avete capito bene); in passato, intorno ai 20 anni avevo già fatto questo esperimento e tutto era filato liscio (all’epoca avevo un’altra parrucchiera), tutto sommato mi piacevo abbastanza (ammetto che avevo anche parecchi anni in meno!).
Parentesi: vi ricordate che vi ho già detto che vado in un salone “by Aldo Coppola” nella città dove vivo? Ecco tenetelo ben presente.
Dunque, decisa a cambiare, vado dalla mia parrucchiera (oramai diventata “mia” da qualche anno e con la quale mi sono sempre trovata benissimo) e le racconto del radicale cambio.
Era un po’ perplessa, ma semplicemente perché secondo lei il biondo non era il mio colore (anch’io in realtà non ero convintissima, ma la voglia di cambio ha avuto la meglio); quindi, alla fine, avendo la meglio su di lei, si mette all’opera.
Altra premessa: la titolare del negozio si occupa principalmente di tagli e pieghe mentre la ragazza che lavora con lei, si occupa dei colori vari (più da “manovalanza”).
Anche questa volta, come del resto tutte le altre, la ragazza inizia a spatasciare pappette sulla mia testa; spatascia una, sciacqua, spatascia l’altra e sciacqua…insomma così per circa 2 ore e mezza (una pizza!!!!!! Io non sono una di quelle che dal parrucchiere si rilassano….anzi….ma ve lo avevo già detto).
Il taglio in realtà è stata solo una spuntata, erano di media lunghezza e tutto sommato per il mare poteva andare benissimo perché già si riuscivano a raccogliere.
E fin qui tutto bene…
Ammetto che, da subito,  il biondo che alla fine è uscito, non era esattamente ciò che avevo in mente, ma come mi ha spiegato, passare da un castano scuro ad un biondo chiaro sarebbe stata una chimera; quindi mi dovevo “accontentare” del biondo e successivamente avremmo rivisto il tutto, anche perché di mezzo ci sarebbe stato anche il mare (in sostanza non era il caso di sfidare la sorte!).
Detto ciò, si torna a casa…il fida è contento (nei suoi sogni la fidanzata ideale era alta, bionda e gnocca…beh….diciamo che con me ha dovuto rivedere un po’ i suoi sogni!!!!!), i primi commenti di chi mi incontrava anche…
Il problema arriva ora…ovvero al primo lavaggio in casa.
 
 

Già mentre li lavavo li sentivo un po’ strani al tatto, mi son detta che in effetti li avevo un po’ maltrattati rispetto al solito; quindi crema e balsamo per ristrutturare e coccolare un po’.
Beh…da lì è iniziato il mio calvario che dura tutt’oggi.
Premessa: ovviamente la sto esagerando, ho ben presente che i drammi nella vita sono ben altri…ma qui, nel nostro piccolo mondo futile, di dramma si tratta!
Nell’ordine: stopposi, “a pelo di cane” (li definisco io così per rendere l’idea….avete presente quando il pelo di cane si bagna e diventa tutto stoppaccioso??????), aridi, secchi, fragili, cotti, gialli (si esatto, non biondi ma gialli), insomma una ca…..ta pazzesca!
Dire che mi è preso un coccolone e mi è partito il nervo non rende minimamente l’idea!
Li ho sistemati alla meno peggio (ma vi garantisco che non c’era un meno peggio, erano osceni e imbarazzanti…io che ho sempre avuto dei capelli morbidi, lucenti seppur ricci) e ho subito chiamato la parrucchiera.
Mi risponde la ragazza che subito tenta di sdrammatizzare pensando che scherzassi (e cosa ci sia da scherzare quando una cliente ti dice che le hai bruciato i capelli ancora lo devo capire); quando capisce che non scherzo e che sono “adirata” (questo non rende l’idea vi garantisco, ero una iena!), mi passa la titolare che mi convoca in negozio per capire la situazione.
Passano un paio di giorni (non ero ancora in ferie ed essendo gli ultimi giorni di lavoro era impensabile assentarsi) e finalmente vado lì.
Che vi devo dire…alla titolare è bastato vederli per capire credo che non stavo scherzando.
Non ho nemmeno dovuto niente (ammetto che lo avrei voluto fare ma il negozio era pieno e non volevo farle una scenata e farle fare una figuraccia anche se forse se lo sarebbe meritato), subito ha iniziato una serie di trattamenti (fatti personalmente da lei, la ragazza non ha più toccato i miei capelli).
Ovviamente li ha anche dovuti tagliare perché le punte erano irrecuperabili (e fa niente se io volevo farli crescere, no?).
Uscita dal negozio la situazione sembrava migliorata anche se comunque sentivo che ancora non erano a posto.
E infatti, al primo lavaggio tutto è tornato come prima: stopposi, “pelo di cane”, gialli, secchi, crespi…e aggiungete voi tutto quello che vi viene in mente.
 
 

Ma a quel punto dovevo partire…e tutto sommato non era il caso di fare altro ai miei capelli provatissimi.
Ripeto che mi è ben chiaro che i drammi nella vita sono altro (non vorrei offendere la suscettibilità di qualcuno), ma vi garantisco che tutte le volte che mi guardavo allo specchio mi veniva da piangere; ovviamente il sole non agevolato, per fortuna non nuoto e quindi almeno la salsedine me la sono risparmiata.
Rientrata dalle ferie, a quel punto c’era anche il problema della crescita…essendo ancora “adirata” con la parrucchiera, ho deciso di farmi una tinta io, tanto a quel punto non poteva esserci un peggio. Sono tornati castani…chiari.
Sicuramente è meno peggio, dato che sullo scuro i problemi si notano meno (soprattutto il “pelo di cane”); nel frattempo di tanto in tanto con la forbice me li sono spuntati io per togliere i ciuffi cotti, tanto erano morti e ben poco ci si poteva fare.
Questa è la situazione attuale, ancora non mi sono decisa…so che devo andare a sistemarli ma tornare dalla parrucchiera onestamente non me la sento (ho ancora il dente avvelenato), cambiare parrucchiere ci sto pensando…anche se boh, sono rimasta talmente scottata che non so…mi sa che temporeggio ancora un pochino e poi vediamo (ma vi aggiorno, state tranquille…se avete avuto la pazienza di leggere tutto, vi meritate di sapere il seguito!).
In tutto questo periodo, ovviamente le ho provate tutte; Phyto7, shampo ristrutturante, shampo nutriente, per capelli aridi, maschere, impacchi, olietti…insomma tutto; qualcosina sicuramente hanno fatto, il problema è che avendo i capelli bruciati, credo mi resti solo la soluzione del taglio (e ci sto pensando).
Care le mie lettrici, che dire…sono basita…capisco fossi andata dal parrucchiere cinese (senza nulla togliere per carità, magari sarebbero stati più bravi)…fossi andata dalla parrucchiera della “sciura Pina”…ma cazzarola in un Aldo Coppola sono andata!!!!! E quanto mi è costato ‘sto scempio? Oltre alla tinta e al taglio che ben potete immaginarne il costo (la seconda volta non mi avevano fatto pagare e ci mancava anche !), vogliamo aggiungere tutti i prodotti acquistati per tentare di migliorare la sorte?
No, onestamente da un parrucchiere con un nome del genere, non me lo aspetto e lo trovo inaccettabile!
Va beh, la concludo altrimenti mi parte ancora l’embolo e francamente sono stufa e stanca.
Ho un acquisto recentissimo da raccontarvi, ma ve ne parlo appena ho le idee più chiare; lo sto testando ma ancora non mi pronuncio (vi dico solo Shu Uemura e palanche!).
Ecco, care le mie lettrici, questo è il dramma che si è consumato questa estate a vostra insaputa; il fida ha vissuto con me tutto questo, l’ho sfiancato con l’argomento, tutte le sere glieli facevo toccare, ha avuto una pazienza immensa a sopportarmi, ha tentato di rincuorarmi di tanto in tanto ma vi garantisco che anche lui si è reso conto e mi ha dato ragione (grazie fida per la pazienza, sei il migliore!).
Sicuramente se vi interessa, vi racconto via via il seguito, fatemi sapere se anche a voi è capitata un’esperienza del genere e cosa avete fatto.
Per il momento vi saluto e vi aspetto al prossimo post.
Ciaoooooooooooooooooooooo

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