venerdì 24 giugno 2016

PROFUMI…CHE PASSIONE!


Ciao carissime lettrici, oggi vi voglio far partecipe di una recentissima scoperta, o meglio, un brand di cui sento parlare spesso ma che ancora non avevo avuto modo di “toccare con mano”.
Sapete anche voi la mia passione per i profumi, li amo e non posso uscire senza averne spruzzata almeno una goccia; lo ammetto, magari tralascio parti del trucco, ma MAI ometto il profumo.
Al di là dell’odio per le puzze in genere, proprio non le tollero, amo sentirmi profumata ed amo anche cambiare spesso.
Il profumo si sa, al nostro naso da assuefazione, dopo un certo periodo di utilizzo, non lo senti più; allora aumenti gli spruzzi con il rischio di lasciare poi una scia intensa al tuo passaggio.
Sinceramente, va bene sentire il profumo che utilizzano le persone, ma c’è una misura che a mio avviso non deve mai essere sorpassata in quanto la volgarità è dietro l’angolo.
Odio i profumi che si sentono a kilometri di distanza, anche se buoni, l’eccesso ripeto, lo trovo volgare.
Quindi, onde evitare, mi piace alternare spesso le varie fragranze così io per prima, appena la indosso la sento e nell’arco della giornata continua ad essermi compagna fedele.
Queste  mie belle teorie per spiegarvi un po’ cosa penso e cosa sta dietro ai miei continui cambiamenti e acquisti; non sono una persona volubile, anzi, alla fine sono abbastanza fedele ai soliti che alterno ma appunto averne diversi mi permette di dosare sempre il tutto con parsimonia e senza mai esagerare.
Come spesso vi ho raccontato, in generale adoro le profumazioni dolci, quelle agrumate e comunque quelle legate al cibo; detesto i profumi fioriti, detesto i profumi “dozzinali” (quelli che io associo al supermercato, al profumo banale, al profumo che puoi sentire su chiunque in qualunque momento, al profumo che ti prende la gola e non ti molla più!).
Non penso di avere la puzza sotto al naso (ah! Ah! Sembra un controsenso!!!!! Comunque…in generale non è una cosa che mi appartiene), ma detesto che il “mio” profumo si possa sentire uguale su altre mille persone.
Per farvi un esempio che sicuramente tutte conoscete: Angel di Thierry Mugler o Poison di Dior, vi dicono niente?
Ecco, sicuramente sono ottimi profumi, purtroppo però si sentono in giro quasi più della puzza di ascella! (questo si che è parlar chiaro!!!).
E dunque, quando vado in profumeria, cerco sempre qualcosa di nuovo, di poco conosciuto, di poco pubblicizzato; certo, voi direte….ma usi SI di Giorgio Armani!!!!! Certo, care le mie lettrici, ho iniziato ad usarlo quando ancora la pubblicità non era su tutte le riviste ed era appena uscito (in giro però non lo sento tantissimo).
Va beh, ad ogni modo, nel corso degli anni ne ho cambiati diversi; ricordo ancora il primo profumo che mi aveva regalato mammà….Paillettes di Enrico Coveri (che se non sbaglio, è ancora in produzione), molto dolce e molto da ragazzina ma già allora diciamo che i profumi avevano lasciato il segno….forse perché ho sempre visto mammà utilizzarli e quindi era un gesto che era entrato nella mia testa ancora prima della consapevolezza.….chissà…
In questi ultimi anni, li acquisto indipendentemente dal fatto di essere senza scorta, mi piace avere le boccette in bella mostra nel mio bagno…sopra un bel vassoio specchiato, fanno proprio una bella figura (come un complemento di arredo), anche perché le boccette in alcuni casi sono dei veri e propri capolavori.
Fatta tutta questa spataffiata di premessa, era da un po’ che sentivo parlare di alcuni marchi di nicchia (ovvero profumi non molto conosciuti, sicuramente costosi e certamente unici e particolari) di non facile reperibilità nel nostro mercato.
Sono quasi tutti francesi (si sa i francesi per i profumi hanno sicuramente una marcia in più) ed in Italia si possono trovare nelle profumerie più particolari (per intenderci non certamente la grande distribuzione come Sephora, Douglas e via cantando); non avendo a disposizione nel raggio di pochi kilometri profumerie di questo tipo, avevo desistito.
Li ho comunque trovati su internet ma acquistare un profumo di questo genere senza prima averlo sentito, onestamente non me la sentivo.
Così mi son detta, pace….se mai capiterà, ne approfitterò, nel frattempo continuo a cercare…
Ma proprio quando avevo abbandonato l’idea, ecco che un week end con il fida a Mantova, ha dato la svolta.
Dopo una giornata di kilometri a piedi in lungo ed in largo, ecco che l’occhio mi cade sulla vetrina di questa profumeria…vetrina spettacolare, elegante che già solo lei era da immortalare in una foto (che poi ovviamente ho dimenticato di fare!).
Non sono però entrata, ero con il fida che si stufa ad aspettare in mezzo alla strada come credo la maggior parte degli uomini, quindi niente, rimirata la vetrina abbiamo proseguito oltre.
Purtroppo però il giorno dopo, mentre cercavamo un ristorante dove andare a mangiare prima di ripartire verso casa, non è colpa mia se ci siamo ricapitati davanti! E allora si vede che era proprio un segno del destino….certo il fida ha comunque aspettato in mezzo alla strada, ma io non mi sono fatta scappare l’occasione e sono entrata (ma ho cercato di fare veloce veloce!).
Vi racconto esattamente com’è andata una volta entrata: un commesso mi viene incontro…mi chiede cosa ho bisogno (tesoro, tu non mi conosci, è vero, ma ti pare che possa avere bisogno di qualcosa??????)…chiedo un profumo…mi chiede che tipo di profumazione cerco…chiedo il fico (si, si, vi ricordate che questo è il mio periodo “fico”???)…mi propone di annusare una fragranza di Annick Gouttal….mi chiede se conosco il brand…ma certo che lo conosco (tesoro, tu non lo sai ma sono mesi che rincorro questi profumi e non li trovo!!!)…annuso…e…..COMPRATO!!!!!!!!
Il commesso in effetti rimane un po’ interdetto, annusato qualche secondo (certo lui non poteva sapere che è stato amore a primo snuso) e lo acquisto?...mi chiede se non voglio provare altro e con fermezza dico no! Voglio lui!
Quindi, Ninfeo Mio di Annick Goutal è venuto a casa con me!


Certo, il commesso mi ha anche detto che è forse la prima volta che una cliente-chiede-annusa-compra in meno di 5 minuti (certo, ricordiamo anche che il fida era sempre in mezzo alla strada ad aspettarmi!); e non è colpa mia se il buon commesso azzecca al primo colpo esattamente ciò che nemmeno io sapevo di volere!!!!!!!!!!
Che dire, dopo mesi a sentire parlare le francesi di Annick Goutal, mi sembrava di conoscerla di persona!
Due cenni giusto per introdurvi al mondo di Annick: era una musicista, pianista di grande successo, a 16 anni per ribellione decide di abbandonare la musica; qualche anno dopo, l’incontro fortuito con un Maestro Profumiere, da la svolta alla sua vita e scopre di possedere un raro dono: il NASO.
Scopre poi che il mondo dei profumi non è così tanto diverso dalla musica: note, accordi, tocco e organo sono esattamente la stessa cosa.
La qualità delle materie prime impiegate è fondamentale nella creazione delle sue fragranze, ricavate da diverse parti delle piante ed in modi differenti.
Morta Annick, prende in mano le redini dell’azienda la figlia Camille che tutt’ora, assieme a Isabelle Doyen è la creatrice dei profumi.
Insieme hanno lavorato su una formula ispirata al leggendario giardino delle Esperidi; successivamente sono venute a conoscenza dell’esistenza dei Giardini di Ninfa, eden fiabesco a sud di Roma, attraversato dal fiume Ninfeo che rispecchiava esattamente ciò che si erano immaginate e visitando proprio questo giardino si sono ritrovate a sentire che il loro profumo, quello a cui avevano lavorato per mesi, era esattamente nell’aria che stavano respirando.
Non trovate anche voi molto poetica la storia?
Parlando invece del profumo nello specifico, fa parte della famiglia agrumata, verde boisé; nella composizione troviamo Cedro e Limone Italiano, Petigrain, Galbano della Persia, Fico e Legni di Limone.
Senza saperlo, sono ingredienti che spesso ritrovo nei profumi che mi piacciono…il naso alla fine non mente!
Che dire, a me piace da impazzire, lo trovo fresco ed estivo ma persistente, leggero ma di carattere (può un profumo avere carattere? Bah….io dico si), originale e non banale, unico e non sentito.
Il packaging è molto essenziale, un parallelepipedo in vetro senza frizzi e senza lazzi; etichetta molto semplice e lineare (ma nella foto vedete meglio cosa intendo dire).
Il tutto racchiuso in una scatola di cartone rigido anche questa essenziale ma estremamente elegante (cosa che accomuna gran parte dei profumi di nicchia).


Con questo credo di avervi detto un po’ tutto sull’argomento profumi; mi premeva segnalarvi un nuovo band e farvi conoscere qualcosa di diverso dal solito che non fa parte dei prodotti di massa.
Magari se vi interessa più avanti vi racconto altro…
Dimenticavo…il prezzo tutto sommato non è particolarmente alto (diciamo in linea con i marchi più di lusso come Chanel, Dior Armani ma nulla di più), mi aspettavo di più, quindi in questo caso, l’originalità e l’esclusività è alla portata di molti e non di pochi.
Termino qui perché stavolta credo di aver esagerato con le parole….spero non siate eccessivamente provate dalla lettura infinita e vi ringrazio se avete retto fino alla fine!
Ciaoooooooooooooooooooooooooooooooo

Nessun commento:

Posta un commento