venerdì 9 giugno 2017

LA MIA VITA IN UN PROFUMO


Ciao lettrici sapete oramai anche voi della mia grande passione per i profumi; se torno indietro nel tempo, è da quando ero ragazzina che un profumo ha sempre accompagnato la mia vita.

Ho sempre visto mia mamma spruzzarsi qualche goccia prima di uscire e forse sarà per questo che anch’io li ho sempre usati.

Certamente nel tempo i miei gusti sono cambiati, si sono forse un po’ affinati, da un punto in cui il dolce era l’imperativo assoluto, ora sono nella fase un po’ più secca della mia vita (che detta così, mi rendo conto che la zappa sui piedi ci finisce da sola!).


Però è una realtà; a memoria, ricordo che il primo profumo che mi ero fatta regalare da mammà è stato Pailettes di Enrico Coveri; scatoletta fuxia (ne ho un ricordo molto vivido), era un profumo che andava molto di moda nei mitici ’80.

Dolcissimo, molto fresco, persistente (ma non troppo per l’età) aveva un suo perché; tra le note, mandarino, bergamotto, camelia, patchouli, ambra e iris.


Poi c’è stato il periodo del muschio bianco (e siamo ancora tra gli ’80 ed i ’90), non c’era ragazzina che non indossasse il Muschio Bianco di The Body Shop; all’epoca era solo questo brand che lo rivendeva e quindi si andava in spedizione a Milano, in centro, al negozio per l’acquisto.

Poi ho un buco di memoria, sicuramente nel frattempo ho utilizzato altro, ma non riesco a ricordare molto.


E’ stata poi la volta di Poison e successivamente la versione Hypnotic di Dior, anche questi profumi molto in voga per quei tempi, non c’era ragazza che non li indossasse; ad un certo punto però, ha iniziato a darmi fastidio, mi faceva starnutire.

Tra le note che lo compongono, mandorla amara, gelsomino sambac e vaniglia.


Poi è stata la volta di Angel di Thierry Mugler….chi non lo conosce…altro profumo in voga per il periodo, di certo molto popolare, anche questo alla fine è riuscito a darmi la nausea (e tutt’ora se capita di sentirlo in giro, mi fa storcere il naso).

Tra le sue note, bergamotto, bacca di rosa, vaniglia, cioccolato e patchouli.

Ad un certo punto, dai profumi abbastanza forti e persistenti, sono passata alle acque profumate; bah, non vi so dire  bene il come ed il perché, ma ero in fissa con i profumi fruttati.

La pesca, la fragola, l’arancio, il limone, tutto purchè frutta; all’epoca avevo una fissa per le acque di Perlier-Kélémata.


Nonostante fossero acque profumate, persistevano a lungo ed erano abbastanza economiche.

Anche qui, chissà come ci ero capitata davanti….(intanto che scrivo, mi è venuto in mente che all’epoca, un’amica sarda trapiantata a Milano, aveva lavorato in Perlier e me le aveva fatte provare…cavoli….una vita fa….).

Poi, sarà stata l’età, sarà la natura umana che porta con l’età anche un cambio di gusti, sono approdata a profumi un po’ più strutturati ma restando sempre sul dolce.


J’Adore di Dior in tutte le sue versioni; profumo dolce ma elegante e strutturato, con una leggerissima nota fiorita.

Le note che lo compongono, ylang-ylang, rosa damascena e gelsomino.

Poi, dato che la voglia di cambiare mi accompagna sempre, ho acquistato Miu-Miu, sempre un profumo dolce  ma con una nota fiorita più accentuata; è durato il tempo di una stagione.

Mughetto, rosa canina e legno di agicala ne compongono le note.

Eh, alla fine ho capito che i profumi che hanno tra le note parecchi fiori, non fanno per me; sapete che non amo il profumo di Rosa, Mughetto, Lavanda per citare quelli che più detesto e quindi se anche nelle note dei profumi sono presenti, magari non li sento subito, ma sulla distanza arrivo a detestarli.

Poi è arrivato lui, SI di Giorgio Armani; il Profumo!


Non so se riesco a rendere l’idea, ma avete presente quando indossate un vestito e appena messo lo sentite un tutt’uno con il vostro corpo?

Oppure….quando cercate casa e appena entrate avete la sensazione di esserci sempre stata?

Ecco, con SI è stato amore a primo snuso!

Ribes nero, chypre e legno muschiato sono tra i principali “ingredienti” che lo compongono.

In effetti mi ha accompagnata per diversi anni, estate ed inverno, cambiavo solo la tipologia, eau de toilette, eau de parfum…ma era sempre con me e mi ci sentivo a mio agio.

Poi si sa…a furia di averlo sotto al naso, non lo sentivo più; anche se gli altri mi dicevano il contrario, io non lo percepivo.

Così, mi son detta che era giunto il momento di cambiare, di trovare qualcosa che potevo alternare senza avere l’effetto assuefazione.

Se vi ricordate, complice una gita a Mantova ed una serie di video di Youtubers francesi, avevo scoperto lui: Ninfeo Mio di Annick Goutal.


Snusato, è stato amore immediato!

Lo so, vi ho già tediato abbastanza, ma del resto è l’argomento principe del post, non posso non dirvi ancora una volta che da questo ho scoperto che mi piace il profumo della pianta del fico ne sono ossessionata!

E così mi sono messa a cercare tutti i profumi che tra le note lo contengono; stessa cosa quando entro in una profumeria nuova, prima cosa chiedo se hanno un profumo che contiene il fico.

Certo, per questo genere di richieste, Sephora e simili, non sono i posti più adatti; difficile trovare una commessa che conosca le note olfattive dei profumi.

Cosa invece abbastanza facile se si entra in una profumeria che definirei di “nicchia”; di quelle che hanno le vetrine eleganti, di quelle che hanno prodotti che non avete mai visto…ecco solitamente in questo genere di posti, state certe che la commessa è “sul pezzo”.

Del resto, senza nulla togliere a Sephora e compagnia, sono decisamente più commerciali e di conseguenza i brand che potete trovare, sono sempre più o meno gli stessi.

E quindi, pur restando di base in tema fico, in quest’ultimo anno (più o meno) ho allargato i miei orizzonti ed ho ampliato la mia collezione di profumi.

Già, in effetti, da che ne alterno 3 o 4 (a seconda del periodo o della giornata), non ho più il problema dell’assuefazione e così lo sento sempre!


Dopo Ninfeo Mio, è arrivato Phylosicos di Dypthique, poi Pulp di Byredo, un intermezzo di Kiehl’s con Fico e Salvia (date una chance ai profumi di Kiehl’s meritano e non sono per nulla banali e scontati), Acqua di Parma con Fico di Amalfi per terminare con Molinard Figue.


Sono tutti a base di fiori di Fico, ma tutti molto diversi, questo in effetti se ci pensate, è la parte spettacolare del mondo dei profumi; esistono milioni di declinazioni pur mantenendo la stessa struttura di base (ora, non so se siano i termini più corretti da utilizzare quando si parla di profumi).


Già, è un mondo veramente interessante, un concatenarsi di termini, di variazioni che trovo veramente affascinante; mi è capitato di sentire parlare alla tv un “naso” (sapete chi sono? per farvela breve, sono coloro che creano i profumi) e ne sono rimasta affascinata, l’eleganza, l’accuratezza dei termini, la soavità delle parole, sembrava una melodia…

Va beh, non mi perdo ulteriormente anche perché è un mondo che conosco appena (ma che ho intenzione di approfondire magari leggendo qualcosa a tema) e non avrei competenza.

E dunque, come vi dicevo, dalle profumazioni estremamente dolci, sono passata a qualcosa di più secco (non aspro!), sempre molto delicato e caratterizzante.

Ve lo accennavo già in qualche precedente post,  ma ho scoperto che anche con i profumi essere unici ha il suo perché!

Già, basta uniformarsi alla massa (che già faccio poco un po’ su tutto), avere un profumo che gli altri sentono perché diverso, perché solo tu lo indossi, che ti riconoscono proprio per quel particolare, beh, a me questa cosa piace parecchio!

E comunque, andando poi ad indagare sulle varie note dei profumi che amo (quelli citati sopra), ho scoperto che dei comuni denominatori alla fine li hanno ed è forse questo il motivo che me li ha fatti scegliere: bergamotto, foglie di fico, legni di fico, cedro, cardamomo e timo sono sempre quasi tutti presenti.

A tal proposito, un consiglio: quando vi piace un profumo, andate a guardare le note olfattive che lo compongono e ricercate le stesse note in altri profumi, avrete la certezza di trovare un alternativa altrettanto piacevole e che vi può tornare utile quando il vostro profumo non lo sentite più!

Eh? Che dritte la vostra Tex………

Ecco tutto, credo di avervi raccontato un po’ la mia storia attraverso i profumi, il percorso che mi ha portato fino ad oggi, sicuramente ho dimenticato qualcosa, spero comunque di avervi dato anche questa volta qualche spunto interessante.

Ciaooooooooooooooooooooooo

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