Ciao lettrici sapete oramai anche voi della mia grande passione per i
profumi; se torno indietro nel tempo, è da quando ero ragazzina che un profumo
ha sempre accompagnato la mia vita.
Ho sempre visto mia mamma spruzzarsi qualche goccia prima di uscire e
forse sarà per questo che anch’io li ho sempre usati.
Certamente nel tempo i miei gusti sono cambiati, si sono forse un po’
affinati, da un punto in cui il dolce era l’imperativo assoluto, ora sono nella
fase un po’ più secca della mia vita (che detta così, mi rendo conto che la
zappa sui piedi ci finisce da sola!).
Però è una realtà; a memoria, ricordo che il primo profumo che mi ero
fatta regalare da mammà è stato Pailettes di Enrico Coveri; scatoletta fuxia
(ne ho un ricordo molto vivido), era un profumo che andava molto di moda nei
mitici ’80.
Dolcissimo, molto fresco, persistente (ma non troppo per l’età) aveva un
suo perché; tra le note, mandarino, bergamotto, camelia, patchouli, ambra e
iris.
Poi c’è stato il periodo del muschio bianco (e siamo ancora tra gli ’80 ed
i ’90), non c’era ragazzina che non indossasse il Muschio Bianco di The Body
Shop; all’epoca era solo questo brand che lo rivendeva e quindi si andava in
spedizione a Milano, in centro, al negozio per l’acquisto.
Poi ho un buco di memoria, sicuramente nel frattempo ho utilizzato altro,
ma non riesco a ricordare molto.
E’ stata poi la volta di Poison e successivamente la versione Hypnotic di
Dior, anche questi profumi molto in voga per quei tempi, non c’era ragazza che
non li indossasse; ad un certo punto però, ha iniziato a darmi fastidio, mi
faceva starnutire.
Tra le note che lo compongono, mandorla amara, gelsomino sambac e
vaniglia.
Poi è stata la volta di Angel di Thierry Mugler….chi non lo conosce…altro
profumo in voga per il periodo, di certo molto popolare, anche questo alla fine
è riuscito a darmi la nausea (e tutt’ora se capita di sentirlo in giro, mi fa
storcere il naso).
Tra le sue note, bergamotto, bacca di rosa, vaniglia, cioccolato e
patchouli.
Ad un certo punto, dai profumi abbastanza forti e persistenti, sono
passata alle acque profumate; bah, non vi so dire bene il come ed il perché, ma ero in fissa
con i profumi fruttati.
La pesca, la fragola, l’arancio, il limone, tutto purchè frutta; all’epoca
avevo una fissa per le acque di Perlier-Kélémata.
Nonostante fossero acque profumate, persistevano a lungo ed erano
abbastanza economiche.
Anche qui, chissà come ci ero capitata davanti….(intanto che scrivo, mi è
venuto in mente che all’epoca, un’amica sarda trapiantata a Milano, aveva
lavorato in Perlier e me le aveva fatte provare…cavoli….una vita fa….).
Poi, sarà stata l’età, sarà la natura umana che porta con l’età anche un
cambio di gusti, sono approdata a profumi un po’ più strutturati ma restando
sempre sul dolce.
J’Adore di Dior in tutte le sue versioni; profumo dolce ma elegante e
strutturato, con una leggerissima nota fiorita.
Le note che lo compongono, ylang-ylang, rosa damascena e gelsomino.
Poi, dato che la voglia di cambiare mi accompagna sempre, ho acquistato
Miu-Miu, sempre un profumo dolce ma con
una nota fiorita più accentuata; è durato il tempo di una stagione.
Mughetto, rosa canina e legno di agicala ne compongono le note.
Eh, alla fine ho capito che i profumi che hanno tra le note parecchi fiori,
non fanno per me; sapete che non amo il profumo di Rosa, Mughetto, Lavanda per
citare quelli che più detesto e quindi se anche nelle note dei profumi sono
presenti, magari non li sento subito, ma sulla distanza arrivo a detestarli.
Poi è arrivato lui, SI di Giorgio Armani; il Profumo!
Non so se riesco a rendere l’idea, ma avete presente quando indossate un
vestito e appena messo lo sentite un tutt’uno con il vostro corpo?
Oppure….quando cercate casa e appena entrate avete la sensazione di
esserci sempre stata?
Ecco, con SI è stato amore a primo snuso!
Ribes nero, chypre e legno muschiato sono tra i principali “ingredienti”
che lo compongono.
In effetti mi ha accompagnata per diversi anni, estate ed inverno,
cambiavo solo la tipologia, eau de toilette, eau de parfum…ma era sempre con me
e mi ci sentivo a mio agio.
Poi si sa…a furia di averlo sotto al naso, non lo sentivo più; anche se
gli altri mi dicevano il contrario, io non lo percepivo.
Così, mi son detta che era giunto il momento di cambiare, di trovare
qualcosa che potevo alternare senza avere l’effetto assuefazione.
Se vi ricordate, complice una gita a Mantova ed una serie di video di
Youtubers francesi, avevo scoperto lui: Ninfeo Mio di Annick Goutal.
Snusato, è stato amore immediato!
Lo so, vi ho già tediato abbastanza, ma del resto è l’argomento principe
del post, non posso non dirvi ancora una volta che da questo ho scoperto che mi
piace il profumo della pianta del fico ne sono ossessionata!
E così mi sono messa a cercare tutti i profumi che tra le note lo
contengono; stessa cosa quando entro in una profumeria nuova, prima cosa chiedo
se hanno un profumo che contiene il fico.
Certo, per questo genere di richieste, Sephora e simili, non sono i posti
più adatti; difficile trovare una commessa che conosca le note olfattive dei
profumi.
Cosa invece abbastanza facile se si entra in una profumeria che definirei
di “nicchia”; di quelle che hanno le vetrine eleganti, di quelle che hanno
prodotti che non avete mai visto…ecco solitamente in questo genere di posti,
state certe che la commessa è “sul pezzo”.
Del resto, senza nulla togliere a Sephora e compagnia, sono decisamente
più commerciali e di conseguenza i brand che potete trovare, sono sempre più o
meno gli stessi.
E quindi, pur restando di base in tema fico, in quest’ultimo anno (più o
meno) ho allargato i miei orizzonti ed ho ampliato la mia collezione di
profumi.
Già, in effetti, da che ne alterno 3 o 4 (a seconda del periodo o della
giornata), non ho più il problema dell’assuefazione e così lo sento sempre!
Dopo Ninfeo Mio, è arrivato Phylosicos di Dypthique, poi Pulp di Byredo,
un intermezzo di Kiehl’s con Fico e Salvia (date una chance ai profumi di
Kiehl’s meritano e non sono per nulla banali e scontati), Acqua di Parma con
Fico di Amalfi per terminare con Molinard Figue.
Sono tutti a base di fiori di Fico, ma tutti molto diversi, questo in
effetti se ci pensate, è la parte spettacolare del mondo dei profumi; esistono
milioni di declinazioni pur mantenendo la stessa struttura di base (ora, non so
se siano i termini più corretti da utilizzare quando si parla di profumi).
Già, è un mondo veramente interessante, un concatenarsi di termini, di
variazioni che trovo veramente affascinante; mi è capitato di sentire parlare
alla tv un “naso” (sapete chi sono? per farvela breve, sono coloro che creano i
profumi) e ne sono rimasta affascinata, l’eleganza, l’accuratezza dei termini,
la soavità delle parole, sembrava una melodia…
Va beh, non mi perdo ulteriormente anche perché è un mondo che conosco
appena (ma che ho intenzione di approfondire magari leggendo qualcosa a tema) e
non avrei competenza.
E dunque, come vi dicevo, dalle profumazioni estremamente dolci, sono
passata a qualcosa di più secco (non aspro!), sempre molto delicato e
caratterizzante.
Ve lo accennavo già in qualche precedente post, ma ho scoperto che anche con i profumi essere
unici ha il suo perché!
Già, basta uniformarsi alla massa (che già faccio poco un po’ su tutto),
avere un profumo che gli altri sentono perché diverso, perché solo tu lo
indossi, che ti riconoscono proprio per quel particolare, beh, a me questa cosa
piace parecchio!
E comunque, andando poi ad indagare sulle varie note dei profumi che amo
(quelli citati sopra), ho scoperto che dei comuni denominatori alla fine li
hanno ed è forse questo il motivo che me li ha fatti scegliere: bergamotto,
foglie di fico, legni di fico, cedro, cardamomo e timo sono sempre quasi tutti
presenti.
A tal proposito, un consiglio: quando vi piace un profumo, andate a
guardare le note olfattive che lo compongono e ricercate le stesse note in altri
profumi, avrete la certezza di trovare un alternativa altrettanto piacevole e
che vi può tornare utile quando il vostro profumo non lo sentite più!
Eh? Che dritte la vostra Tex………
Ecco tutto, credo di avervi raccontato un po’ la mia storia attraverso i
profumi, il percorso che mi ha portato fino ad oggi, sicuramente ho dimenticato
qualcosa, spero comunque di avervi dato anche questa volta qualche spunto
interessante.
Ciaooooooooooooooooooooooo
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