venerdì 8 aprile 2016

GIRANDO QUA E LA’…


Ciao lettrici, ultimamente, girando qua e là, ho iniziato a capire cosa andrà più “in voga” durante questa primavera che ha appena aperto le porte.
Così, restando sempre in tema di futilità, che però preciso sempre che nella vita sono necessarie per alleggerire, ho pensato di farvi un post su cosa ho visto, cosa mi piace e cosa invece detesto.
Non parleremo di make up, se non marginalmente, ma in generale di moda, di trend e tutte queste cosette che ci piacciono tanto e ci fanno allegria.
Partiamo subito con i colori che Pantone ha decretato essere i colori della primavera-estate:


 
 
Rose Quarz e Serenity sono stati identificati come i colori di punta della stagione: e già per quanto mi riguarda cominciamo malissimo.
Odio i colori pastello (ma se mi seguite da un po’ ormai lo sapete anche voi) e tra i due, per quanto mi riguarda non saprei scegliere il male minore.
Brutti, banali, scontati, già visti…devo aggiungere altro?
Non credo…e poi mi domandano perché mi vesto sempre di nero e grigio…saranno banali, ma hanno a mio avviso decisamente più piglio e grinta dei colori pastello.
E l’argomento colori l’abbiamo affrontato e andiamo oltre.
Restando sempre in tema moda, righe a volontà: orizzontali, verticali, oblique e scomposte.


E fin qui tutto bene, amo le righe anche se ammetto di averle “scoperte” da poco; ma anche qui un po’ di banalità la si ritrova…se come me siete negli “anta”, ben ricorderete cosa andava di moda quando eravamo piccole…righe, già.
Ma si sa…la primavera le richiama sempre; non c’è primavera senza righe…ma almeno l’originalità la troviamo nei colori e nelle varie fantasie rigate proposte.
Tornano i fiori…uff…io non li amo!!!! Certo che questa stagione si preannuncia scarsa di shopping per me…

Beh, comunque fiori si, ma tante applicazioni e meno stampati; qualcosa di diverso finalmente…
E…udite! Udite! Jeans a volontà in tutte le forme, tutte le fogge…e qui si sfonda una porta aperta, io li amo e vivo perennemente in jeans.


Dalla tuta, al vestito, dal boyfriend (per l’occasione ribattezzato girlfriend per renderlo un po’ più femminile) alla giacca classica, dal giubbino al top…insomma tutto purchè di jeans.
Altro must di stagione: i calzini! Ora, mi rendo conto che se uno dei nostri maschietti leggesse questo pezzo inorridirebbe, ma cosa volete che vi dica…a me piacciono!


So bene non essere sexy, ma tanto, lungi da me dal volerlo essere!
Colorati in tutti gli stili, la vera novità sta negli abbinamenti: calzini sportivi su decolleté, con pizzi sui sandali…lo so che è un gusto molto discutibile e chiacchierato, ma a me questo gioco di opposti mi piace tanto.
In generale amo i contrasti, gli abbinamenti apparentemente improponibili, tutto ciò che va oltre gli schemi del classico.
Altro grande classico già visto in anteprima lo scorso anno, il trench-coat; si già l’impermeabile dell’Ispettore Clusoe della Pantera Rosa per capirci.


Rispolverato e modernizzato, rivisto e ricolorato, torna alla ribalta con prepotenza; mi piace abbastanza anche se preferisco forme un po’ meno strutturate, resta comunque un bel capo che può essere indossato veramente da chiunque, indipendentemente dall’età o dal gusto.
E’ un capo evergreen sul quale ritengo si possa investire qualcosina di più, tanto lo ritroveremo anche negli anni a venire.
Classico dei classici che rispunta con qualche “botta” di originalità, la camicia bianca; si, direte voi, la solita…certamente si ma non si porterà più dentro alla gonna o al pantalone, ma metà dentro e metà fuori!


Diciamo che si, mi piace, niente di sconvolgente ma una camicia bianca nel guardaroba ci deve essere; è quel capo che ti risolve la giornata, quando non sai cosa mettere…jeans, pantalone elegante, gonna…sta bene su tutto senza dover pensare.
Tornano anche i pantaloni gessati, slim o palazzo poco importa, basta indossarli con un giubbino di jeans e una maglietta colorata che sarete a posto!


Eleganti ma non troppo, sportive ma non troppo, direi che qui mi ci ritrovo abbastanza; il gessato mi è sempre piaciuto proprio per la sua versatilità.
Tornano i bomber (e qui gli anni ’80 ci fanno un baffo), la giacca biker in pelle e l’animalier colorato; discutibili tutti, la differenza la farà il capo abbinato.


Non ve l’ho credo mai detto, ma in generale non amo tanto le gonne, preferisco la comodità e la versatilità del pantalone, ma per chi invece non può rinunciare ad un tocco di femminilità (premettendo che non è la gonna a fare “femmina” per quanto mi riguarda), tornano i gonnelloni a pieghe.


Abbinarli alle Stan Smith ed un maxi pullover sarà il tocco 2016; anche le gonne di tulle si rivedono alla ribalta, ma anche in questo caso l’abbinamento ad un opposto (il giubbotto biker?) sarà il tocco originale.
Per le scarpe, in realtà ho visto un po’ di tutto ma nulla che mi abbia lasciata a bocca aperta, ancora presenti le slip on che a ben guardare sono comunque scarpe sportive tipo quelle da ginnastica; brillantinate, in pizzo, colorate…sempre quelle sono.


Argomento make up: a parte aver proposto Rose Quarz e Serenity in tutte le forme, ombretti, blush, illuminanti e smalti, alla fine comunque vale tutto e il contrario di tutto.
Certamente la primavera porta con sé colori più tenui e luminosi (ma questo si sa, è sempre così), anche se ho visto bellissimi smoky eyes scuri, eye liner molto grafici, quindi…mettete ciò che più vi piace e secondo il vostro umore: state bene voi ed è più che sufficiente, agli altri non pensate!
Ho letto anche da qualche parte (udite! Udite!) che questa moda è stata ispirata dalla Mindfullness…ora per chi è pratico dell’argomento se la starà ridendo (compresa la sottoscritta che dell’argomento qualcosa ci capisce dato il lavoro nella vita fuori dal blog), cosa c’azzecca la Mindfullness con la moda????
Beh, non so se ho ben capito tutto, ma hanno fatto un panegirico pazzesco per collegarci anche un argomento che con la moda proprio c’entra poco.
Ora vi spiego un attimo (eh, si…vi dovete succhiare anche una lezione di Mindfullness, care mie lettrici): partiamo con il dire che il termine deriva dalla lingua Pali (quella utilizzata da Buddha per i suoi insegnamenti) e che significa consapevolezza, attenzione.
Queste due qualità dell’essere umano possono essere coltivate attraverso la meditazione (e da qui il collegamento con Buddha).
Ai giorni nostri (senza voler entrare in tecnicismi più da psicologo che non mi competono) viene considerata Mindfullness la modalità di prestare attenzione, momento per momento, in modo intenzionale e non giudicante al fine di risolvere o prevenire la sofferenza interiore e raggiungere un’accettazione di sé attraverso una maggiore consapevolezza.
Migliorare questa modalità di prestare attenzione, permette di cogliere prima i pensieri negativi che contribuiscono al malessere interiore.
Adesso capite la mia perplessità nell’associare la Mindfullness alla moda?
Boh, volevano forse associarla ai due colori must-have che sicuramente richiamano la tranquillità? Volevano forse dirci di non giudicare sempre?
Non so, più ci penso e più non capisco…il bello è che non ritrovo nemmeno quell’articolo in modo da rileggere bene il concetto che veniva presentato…mah, cosa volete che vi dica…sarò banale ma su certe cose è meglio non confondere troppo le idee.
Insomma, alla fine anche questo post è diventato biblico nonostante alle prime righe non sapessi esattamente cosa avrei scritto…sicuramente tante altre novità ci sono in giro, ma diciamo che queste sono quelle che mi sono rimaste più in mente.
Con questo termino che è meglio altrimenti rischio di andare avanti all’infinito (specie quando entro in certi argomenti che mi “prendono”).
Ciaooooooooooooo

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